RUFINIANO (Iulius Rufinianus)
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Fiorì nel sec. IV d. C. ed è citato in un'iscrizione (Corpus Inscriptionum Latinarum, X, 1125). Di lui si conserva un Liber de figuris sententiarum [...] , un supplemento a quello d'egual titolo di Aquila Romano. Ragioni intrinseche inducono a non attribuire a R. gli altri due scritti De schematis lexeos e De schematis dianoeas, pervenuti sotto il suo nome (Halm, op. cit., p. 48 segg. e p. 59 segg.). ...
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Filologo classico tedesco, nato nel 1831 a Geisenheim sul Reno, morto nel 1906 a Monaco di Baviera. Studiò a Monaco e a Berlino: sotto l'influenza di Carlo Halm si occupò della critica del testo ciceroniano [...] (De divinatione e De fato); sotto quella dello Spengel e del Trendelenburg curò la Poetica e la Metafisica di Aristotele; il Boeckh lo avviò agli studî pindarici, il cui risultato fu la grande edizione ...
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HELLER, Stephen
Luigi Perracchio
Musicista, nato il 15 maggio 1814 a Budapest, morto il 14 gennaio 1888 a Parigi. Dimostrò precocemente grandi attitudini per la musica; studiò il pianoforte a Vienna [...] con A. Halm e, quindicenne, intraprese col padre un grande giro di concerti in Germania. Nel 1838 si stabilì a Parigi, dove ebbe amici Chopin, Liszt e Berlioz: ebbe grande fama non solo come concertista, ma altresì come insegnante. La sua produzione, ...
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Scrittore austriaco, noto con lo pseudonimo di Rosenfeld, nato a Vienna il 6 marzo 1781, morto ivi il 5 febbraio 1862. Legato da rapporti d'amicizia con Grillparzer, con Schreyvogel, con Carolina Pichler, [...] con F. Halm, con Schubert, con Schwind; socio della Ludlamshöhle; nonostante la sua lontana origine italiana devoto all'idea austriaca; fedele servitore dello stato austriaco in pubblici impieghi, nei quali seppe disimpegnarsi con abilità, fu, nella ...
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VITTORE di Vita
Mario Niccoli
Vescovo africano di Vita nella Bizacena (v.), vissuto nel sec. V e noto soprattutto per la sua Historia persecutionis Africanae provinciae temporibus Geiserici redatta [...] e che ha notevole importanza per la storia del cristianesimo africano durante l'invasione vandala.
L'opera (a cura di C. Halm, in Monumenta Germ. hist., Auctores antiquissimi, III,1, Berlino 1879, e a cura di M. Petschenig in Corpus script. eccles ...
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anadiplosi
Francesco Tateo
. Figura retorica, consistente nel ripetere all'inizio di una frase o di un verso l'ultimo termine della frase o del verso precedente. Priva di denominazione in Quintiliano, [...] che la ritrova più frequente nei poeti che negli oratori, essa è indicata da Marziano Capella (Rhet. lat. min., ed. Halm, XLI) come reduplicatio e appare nell'Ars versificatoria di Matteo di Vendôme (III 7) nell'esempio più classico, quello che ...
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LUPO, Publio Rutilio
Marco Galdi
Retore romano, vissuto sotto Tiberio, e autore di un trattato sulle figure di pensiero (Schemata dianoeas), che più che un compendio o una traduzione abbreviata del [...] , è da ritenersi, secondo qualche critico recente, una vera e propria traduzione, giuntaci però incompleta (ediz. di C. Halm, in Rhetores latini minores, 1863). Non si sa con precisione chi fosse questo L.; qualcuno volle identificarlo col poeta Lupo ...
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PATHOS
S. Ferri
La definizione è già implicita in quella di ethos (v.): in campo retorico est repentina et temporalis animi incommoditas, come ira, dolore, gioia, lutto e così via; le quali disposizioni [...] , le situazioni irate con parole concitate e sdegnose (ut tristia miserabihbus iracunda atrocibus verbis efferamus: Iul. Vict., Rhet., 439 Halm). In linea generale, anche in retorica, il p. è una gradazione di ethos; è un'agitazione e un impeto dell ...
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Filologo (Zurigo 1787 - ivi 1849); fu prof. di lingue classiche nell'univ. di Zurigo (dal 1833), figura di primo piano nella vita intellettuale svizzera della prima metà del 19º sec.; fu amico di Foscolo [...] e commento di autori classici, fra cui Orazio (1837-38), Tacito (1846-48), ma soprattutto Cicerone (8 voll., 1826-37; nuova ed. a cura di J. G. Baiter e C. Halm, 1845-61); nota anche la sua Inscriptionum latinarum selectarum collectio (1828). ...
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ETHOS (τὸ ἔϑος)
S. Ferri
In latino: mos, habitus, indoles moralis. È particolarità della retorica, la quale presentando varî tipi di individuo (l'iracondo, l'avaro, il pio, il rustico, il timido, il [...] o l'oratore che il sermo, lo stile dell'opera deve imitare la proprietà di ciascuno di essi (Rhetores Lat. min., Halm, 439). Così Orazio contrapporrà una fabula morata, cioè fornita di buona rappresentazione di caratteri, anche scritta male, ad altre ...
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