Musicista, nato ad Amburgo il 7 maggio 1833, morto a Vienna il 3 aprile 1897. Dal padre, contrabbassista, ebbe le prime nozioni musicali; quindi studiò pianoforte e composizione con Otto Cossel, in seguito [...] e su un canto ungherese, op. 21, 1 e 2; variazioni su un tema di Schumann (a 4 mani), op. 23; su un tema di Haendel, op. 24; su un tema di Paganini op. 35; due rapsodie, op. 79; fantasie, op. 116; capricci, intermezzi ed altri pezzi, op. 76, 117, 118 ...
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CIRRI, Giambattista
Claudia Colombati
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Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Forlì il 1º ott. 1724 (secondo il Montanelli e lo Schmidl sarebbe nato nel 1740). Assai scarse sono le notizie biografiche [...] la musica strumentale della seconda metà del '700, giunta al suo punto di incontro tra la scuola tedesca a partire da Haendel e quella italiana, si ritrovano nelle composizioni del C. il cui stile elegante ricorda molto da vicino l'arte di Boccherini ...
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D'ALAY, Mauro (Maurino)
Alberto Iesuè
Nacque a Parma verso la fine del sec. XVII. Come violinista compare la prima volta il 15 ag. 1712, festa dell'Assunta celebrata nella cattedrale di Parma: qui è [...] un elenco di opere strumentali di diversi autori include il nome del D. insieme con quelli di Albinoni, Geminiani, Haendel, Locatelli, Scarlatti, Vivaldi ecc. Secondo il Torrefranca (1963) il C. "è un bel musicista, capace di scrivere musiche fluide ...
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TRASCRIZIONE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Termine che designa l'adattamento di una composizione a un mezzo (o ad un complesso di mezzi) d'esecuzione, diverso da quello per il quale la composizione [...] , di Respighi da Frescobaldi, di Saint-Saëns da Gluck e Haydn, di V. D'Indy da Rameau, di Martucci da Haendel, ecc.
Affini a questo genere di trascrizioni sono le rielaborazioni orchestrali di antiche musiche, in uso ai giorni nostri, dettate dalla ...
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SUITE
. Nella terminologia musicale questa voce designa una sorta di composizione strumentale a più tempi, ognuno di essi nel quadro d'una danza aulica più o meno idealizzata. Per eccezione, del resto [...] di G. Frescobaldi, J. J. Froberger) passa come base comune ai settecenteschi fino a J. S. Bach e G. F. Haendel. I pezzi non previsti nello schema ufficiale sono di solito: come esordio, un Preludio (Ouverture, Toccata ecc.); tra la Sarabanda e la ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] a Roma direttamente alla sua scuola (sapendo oggi quello che rappresentò lo Steffani per J. S. Bach, G. F. Haendel e G. Ph. Telemann, possiamo valutare la portata dell'insegnamento del maestro di S. Apollinare). Provenivano dalla Germania anche Chr ...
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FLAUTO (prob. di origine onomatopeica; fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute)
Alfredo CASELLA
Francesco Vatielli
Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi [...] ritornello della sua Euridice e dal Banchieri in componimenti per organo. In Inghilterra lo usavano H. Purcell e G. F. Haendel; J. S. Bach lo introdusse nei suoi Concerti brandeburghesi.
Il flauto traverso è lo strumento che oggi è usato e designato ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] sur le doigté,accompagnées d'exemples,et suivies de 50Leçons doigtées,par les compositeurs les plus célèbres,tels que Haydn,Mozart,Haendel,Corelli,Rameau etc. L'opera, che ebbe larghissima diffusione, fu stampata nello stesso anno a Londra e l'anno ...
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DEL VALLE DE PAZ, Edgardo
M. Francesca Agresta
Nacque ad Alessandria d'Egitto il 18 ott. 1861 da Giacomo e da Emilia Servi. Iniziato lo studio del pianoforte sotto la guida di P. Clemente, si trasferì [...] D. fu affiancata da pubblicazioni di solfeggi, esercizi o studi per il pianoforte, revisioni di studi di Steibelt e di suites di Haendel.
Tra le composizioni del D. si ricordano, oltre a quelle già citate: per pianoforte: Arabesque, op. 7, Londra s.d ...
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DEL PO, Andrea
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Il vero cognome di questo pittore, scenografo e impresario teatrale fu Maffei, essendo nato a Napoli da Andrea Maffei e Porsia Compagna, ma egli assunse [...] 78). Presso il S. Bartolomeo fu anche scenografo di tre opere (171213): L'amor tirannico di C. Feo, Agrippina di G. F. Haendel, La vittoria d'amor coniugale di C. Giordano, con scene dipinte da G. Cusati e F. Fangareci (Maricini, 1964, p. 210).
Nelle ...
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serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...