GATARI, Galeazzo
Isabella Lazzarini
Figlio di Andrea di Montino, nacque probabilmente nel 1344 a Padova da un ramo della cospicua famiglia bolognese che si era trasferito a Padova.
Il nonno del G., [...] conto del signore e della Comunità di Padova, e investito di uffici dell'amministrazione signorile connessi con il suo habitus mercantile e popolare. Durante la "guerra per i confini" contro Venezia (1372-73) fu inviato come ambasciatore, insieme con ...
Leggi Tutto
FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] la poderosa impresa editoriale in tre volumi del Diversarum nationum habitus a opera di P. Bertelli, tipografo padovano.
Mentre libri con immagini di costumi quali i Diversarum nationum habitus di P. Bertelli. Oltre alla raffigurazione di vari ...
Leggi Tutto
Tecnica di propagazione di specie vegetali realizzata per via vegetativa, in vitro e in ambiente asettico. Il materiale di base per la m. è rappresentato da tessuti e organi vegetali (meristemi apicali, [...] genetico, grazie anche all’impiego di tecniche di ingegneria genetica. Diffusa è anche la modifica dell’habitus vegetativo della pianta; infatti i fitoregolatori (➔), usati nella tecnica colturale convenzionale in pieno campo per controllare ...
Leggi Tutto
QUALITÀ
Guido Calogero
. In generale, il termine filosofico di "qualità" (gr. ποιότης, lat. qualitas) designa qualsiasi aspetto formale, e concretamente determinato, di una data realtà riflettente più [...] su una partizione che già si trovava delineata nello Stagirita, divide le qualità nei quattro gruppi delle proprietà (habitus et dispositio), delle facoltà (naturalis potentia et impotentia), delle passioni (passio et passiva qualitas) e delle ...
Leggi Tutto
GIUBBA (dall'arabo giubbah "sottoveste di cotone"; fr. veste; sp. casaca; ted. Jacke; ingl. coat)
Gabriella Aruch Scaravaglio
Antica veste da uomo e anche da donna, di origine orientale, specie di tunica [...] , in Francia, in Spagna e in Germania, e si portò dal 1450 a tutto il Cinquecento.
Bibl.: A. De Bruyn, Habitus variarum orbis gentium, Anversa 1581; C. Vecellio, Habiti antichi et moderni, Venezia 1589; passim; C. Merkel, Come vestivano gli uomini ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] che s’intende affrancare l’artifex dalla condizione corporativa di artigiano/maestro di bottega e se ne rivendicano habitus e status d’intellettuale perché all’arte si riconoscano, al pari di scienza, filosofia e retorica, dignità “liberale ...
Leggi Tutto
LANCISI, Giovanni Maria
Cesare Preti
Secondo di due figli, nacque a Roma il 26 ott. 1654 da Bartolomeo e da Anna Maria Borgianni. La madre morì nel darlo alla luce e il neonato fu affidato dal padre [...] di pubblicazioni, le prime del L., il De virginis cuiusdam Calliensis stupendo morbo, compreso nel volumetto Congressus medico-Romanus habitus in aedibus d. Hieronymi Brasavoli die Lunae 21 septembris 1682 (Romae 1682), e il Problema "se la paura ...
Leggi Tutto
GEROLA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
, Nacque il 2 apr. 1877 ad Arsiero (Vicenza), da Domenico e da Augusta Cofler, in una famiglia di tradizioni risorgimentali di Rovereto. Nella cittadina della Val [...] della pittura, della scultura, dell'architettura, o di restauro - una risorsa e un ancoraggio irrinunciabili. Nel suo habitus scientifico, mai abbandonato, sono due facce della stessa medaglia lo studio delle fonti documentarie e l'analisi estetica ...
Leggi Tutto
elezione
Vincenzo Valente
- È termine della filosofia scolastica, che traduceva il latino electio dal greco αἴρεσις, προαίρεσις (cfr. Aristotele Eth. nic. III 2, 1111b 4 ss.). S. Tommaso ne dà questa [...] (così Aristotele definiva la virtù [Eth. nic. II 6, 1106b 36-1107a 3]: " Est igitur virtus habitus electivus in medietate existens quoad nos, determinata ratione... Medietas autem duarum malitiarum. Huius quidem secundum superabundantiam, huius autem ...
Leggi Tutto
SEMEIOTICA
Francesco Schiassi
. Questo termine nel linguaggio filosofico fu usato per indicare la scienza dell'uso, del significato delle parole e dei segni in generale (Locke). Nel linguaggio medico [...] ha condotto fin dalla antichità a riconoscere nella grande variabilità individuale alcune varianti tipiche corrispondenti all'habitus apoplepticus e all'habitus phthisicus, i quali vengono denominati in base alle malattie in cui più frequentemente si ...
Leggi Tutto
habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...