Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] A. Il legame fra un punto e la sua i. è reciproco: se s’inverte il verso di propagazione della luce, per la reversibilità del cammino luminoso, in esame quello che in un opportuno intorno ha la massima frequenza; il filtro mediano, che sostituisce ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] Beato te, Simone figlio di Giona, perché non carne e sangue te l'ha rivelato, ma il Padre mio ch'è nei cieli. Ora anch'io ti Paradiso; la navicella di P., la Chiesa (v. navicella); l'obolo di s. P. (v. obolo); il patrimonio di San P. (v. Patrimonio di ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] es., Papia di Ierapoli, s. Giustino, s. Ireneo, Tertulliano ecc.). Già in s. Paolo, e più ancora in s. Giovanni, comunque, la ambiente giudaico; per altri (K. Barth) l’e. ha ancora un’importanza nel cristianesimo, ma in senso intemporale, ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] di Gesù compelle intrare); d’altra parte il giusnaturalismo, con S. Pufendorf e ancor più nettamente con C. Thoma;sius, del foro (albero c in fig. 1; c in fig. 3); si ha infine un accoppiamento incerto quando le zone di t. dell’albero e del foro ...
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In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione [...] culto delle r., relativamente a quelle di un martire, si ha nella seconda metà del 2° sec. con il Martirio di Pasquarella, arte sulmonese, 1412, Castelvecchio Subequo, convento di S. Francesco). Il reliquiario a ostensorio, già sporadicamente in uso ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] tutto ciò che appartiene a Dio o che da Lui emana, che ha un rapporto particolare con Dio, che a Dio è consacrato. Nella religione da una parte si impone ai fedeli di credere che il s. canonizzato è certamente in Paradiso, dall’altra si additano le ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] durante il primo conflitto mondiale, sia a s. Benedetto, patriarca del monachesimo occidentale e compatrono i non credenti. Anche in vista del dialogo interreligioso B. XVI ha richiamato l’attenzione sulla necessità e l’urgenza di una nuova unione ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] in virtù dell’unione ipostatica, a singole parti della sua umanità (S. Cuore, Cinque piaghe), e c. di dulia, reso ai sante e partecipanti della loro santità (reliquie, immagini), sicché si ha un c. di latria relativo per la Croce, gli strumenti ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] ), la pluralità delle forme. Anche nell'uomo, l'anima ha una sua autonomia per la sua stessa composizione sostanziale di materia ; al vertice sta il pellicano. Questo motivo (l'albero di s. Bonaventura) fu frequentissimo nel 14° sec. Gli scritti di B ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] D'altra parte, la dimostrazione ha avuto anche entusiastici consensi, come quelli di s. Bonaventura, Duns Scoto, Cartesio destinare l'uomo alla beatitudine eterna. La teologia successiva ha essenzialmente accettato la dottrina di A. sulla Redenzione. ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...