VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] come è per quei pescatori, sui quali il V. non s'innalza con l'arguzia dell'uomo che si ritiene superiore. ( al dramma dei personaggi, pur avendo la loro fisionomia povera e dolente, ha un ufficio suo: è un po' il conforto di quell'esistenza, un ...
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Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] . 1951), M. Kleč (n. 1954), la citata Novak, I. Bratož (n. 1960), S. Borovnik (n. 1960), A. Bl atnik (n. 1963), a cui si avvicina J. autore della raccolta Cine l-a ucis pe Marx (2001, Chi ha ucciso Marx) e A.D. Comăneanu (n. 1958), coautrice insieme ...
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PERIODICI (XXVI, p. 756)
Olga PINTO
Italiani. - Le vicende italiane del decennio, come sui giornali quotidiani (v. giornale e giornalismo, in questa Appendice), ebbero riflesso sui periodici di cultura [...] gennaio 1945, in tre fascicoli, a Milano, e che dal 1945 ha ripreso la sua vita in Roma sotto la direzione di M. Ferrara; d'Italia, diretta sino al 1948 da F. Flora, e ora da S. Solmi (Milano, dal 1946); Rinascita, dir. da P. Togliatti (Roma ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] interruzione, costituita dal soggiorno campagnolo di Osmannstedt, dove s'era comprato un podere che poi rivendette e dove - tutta la Germania superiore deve il suo stile. Essa ha molto imparato da lui, e la capacità d'esprimersi convenientemente ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] testi nella lingua originale; un'attenzione che la c. ha avuto in realtà da sempre, così come da sempre Ben Amhara, Cagliari 2003.
M. Lavagetto, Eutanasia della critica, Torino 2005.
Theory's empire. An anthology of dissent, ed. D. Patai, W.H. Corral, ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] etimo e significante il focolare o altro concetto affine. Né ha avuto fortuna l'ipotesi, da qualcuno avanzata (P. Kretschmer antico di Vesta nell'arte romana, non essendo esistita, come s'è detto, alcuna rappresentazione della dea nel suo tempio del ...
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WOLFRAM von Eschenbach
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato verso il 1170 nella media Franconia, morto fra il 1219 e il 1225: la sua famiglia pare aver avuto sede a Eschenbach, cittadina a sud-est di [...] che i due mondi si oppongono e si possono anche combattere, ma s'intrecciano l'uno nell'altro, inscindibilmente, così da costituire un'unica delle sue esperienze: la poesia medievale tedesca non ha alcun altro poeta che ponga alla vita tante domande ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] dell'Assommoir e di Germinal, che la critica ha concordemente riconosciuto come i suoi capolavori.
Lo 1925; P. Louis, Les types sociaux chez Balzac et Z., ivi 1925; S. Barlow Brown, La peinture des métiers et des mœurs professionnelles dans les ...
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VICENTE, Gil
Mario Pelaez
Poeta e drammaturgo portoghese, vissuto fra il secolo XV e il XVI: della sua vita si sa assai poco, ché di personaggi con tal nome, contemporanei al poeta, se ne conoscono [...] da fé, l'Auto pastoril portugues, l'Auto da feira che ha aspri accenti contro gli abusi e gli scandali degli ecclesiastici, il da ediåão de 1562, Lisbona 1928; quella del 1586, come s'è detto, è tutta mutilata dalla censura. Sono buone le edizioni ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] cui ricondurre tutti i segni. Derrida propone invece che s'insista sul carattere ''indecidibile'' di qualunque segno per of influence, 1973 (trad. it., 1983) − ha orientato la problematica della critica letteraria sul concetto di "fraintendimento ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...