. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] in Bull. dell'Ist. di dir. rom., XXX (1921), p. 154 segg.; S. Solazzi, La minore età in diritto romano, Roma 1913; id., Tutele e curatele, a cura. L'inabilitato, come il minore emancipato, ha una capacità piena per tutto quanto attiene ai rapporti ...
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. Sotto la denominazione di c. t. va ricompreso l'insieme dei rimedi che l'ordinamento positivo prevede al fine di assicurare la rispondenza dell'imposizione (e dei singoli atti in cui essa si comprende) [...] delle norme del codice di procedura civile. Anche la Corte d'appello ha il potere d'emettere; in accoglimento dei ricorsi, pronunce di rinvio, Il giudizio davanti alla Commissione di primo grado s'inizia con un ricorso che dev'essere proposto ...
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PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] 'efficacia dei patti nei bonae fidei iudicia, in Studi Urbinati, I-III (1927-28); S. Perozzi, Istit. di dir. rom., 2ª ed., Firenze 1928, II, p. italiano, poiché qualche cosa del patto successorio si ha, senza che ci sia la nullità, nella divisione ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] nel senso romano: avevano però qualcosa che le s'accostava: così, il corredo di vesti e utensili padre o dalla madre o da entrambi i genitori alla figlia; ma questa non ha azione contro i genitori per ottenere un assegnamento a titolo di dote (art. ...
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Storia del diritto. - Donatio era nel diritto romano l'atto col quale una persona diminuiva volontariamente il proprio patrimonio e aumentava il patrimonio di un'altra. Requisiti del negozio erano, pertanto, [...] romano è ammessa la donazione mortis causa, che si ha quando alcuno dona ad altri pel timore o nell' Lips., 41) sotto il nome di ἕδνον: del sec. V abbiamo solo il P. S. I. 1075, dove compare insieme con la dote, il ϕϑόριον ἕδνον, di proprietà della ...
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In diversi Paesi occidentali, ma non ancora in Italia, il dibattito sulla liceità morale e le prospettive legali dell'e. e del suicidio medicalmente assistito si è orientato, grazie ai risultati scaturiti [...] medico venga incriminato.
Il 28 maggio del 2002 il Parlamento del Belgio ha legalizzato l'e., e la legge è entrata il vigore il 23 New England journal of medicine, 2005, 352, pp. 959-62.
G.S. Wizelberg, L.C. Hanson, J.A. Tulsky, Beyond autonomy. ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] la navigazione. A ogni modo, il fatto che il padrone s'imbarcasse sulla nave non implicava ch'egli assumesse anche la può essere o non essere comproprietario della nave, il quale ha dai proprietarî o dai comproprietarî il mandato di provvedere a ...
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. L'una e l'altra parola hanno assunto grande importanza nel linguaggio geografico e sociologico col realizzarsi della società industriale. Dapprima come descrizione degli aspetti visivi di una determinata [...] di un termine tendente a rappresentare i rapporti che l'uomo ha instaurato nel volgere del tempo con determinati ambiti territoriali allo scopo citare l'esperienza inglese alla fine dell'800, che s'incentra sulle figure di Ruskin e Morris. Il primo, ...
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Costituiscono elementi attivi o attività del capitale d'un ente non solamente quei beni materiali che l'ente possiede, come case, terre, mobilia, oggetti, materie, ma anche altre unità o articoli che non [...] , una società che si costituisce, un'industria che s'impianta, devono sostenere per l'adattamento dei locali, impianti essere sempre poi nettamente distinti i beni dei terzi, che l'impresa ha presso di sé in deposito, o a custodia, o vincolati per ...
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- Giuridicamente il contratto di commissione è una specie del mandato commerciale; da cui differisce perché il commissionario tratta l'affare in nome proprio benché per conto del committente, laddove il [...] non nomina il terzo con cui ha contrattato, il committente ha diritto di ritenere che egli abbia venduto A. Sraffa, Del mandato commerciale e della commissione, 1ª ed., Milano s. a., p. 141 segg.; C. Vivante, Trattato di diritto commerciale, ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...