Il termine "burocrazia" può essere considerato sotto il profilo semantico come rappresentativo della variazione della sua funzione nel corso del tempo. Sembra che esso sia stato introdotto nella seconda [...] proprio ai funzionari dirigenti ai vari livelli. Ciò ha la conseguenza di fornire una maggiore autocoscienza alla b alla burocrazia, ivi 1969; M. Albrow, La burocrazia, Bologna 1970; S. Caruso, Burocrazia e capitale in Italia, Verona 1974; G. Amato, ...
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MATRIMONIO (XXII, p. 585; App. I, p. 829)
Ugo NATOLI
La riforma del diritto matrimoniale è entrata in vigore in Italia dieci anni dopo la stipulazione del concordato con la S. Sede e la emanazione della [...] quindi esclusivamente il matrimonio civile e la nuova disciplina ha anzi tentato di adeguare il più possibile anche questa forma di dettaglio che la sostanza dell'istituto, che ha continuato a conservare i suoi caratteri tradizionali: unità ed ...
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MEZZADRIA (XXIII, p. 147; App. II, 11, p. 306)
Giovanni CARRARA
A parziale modifica della disciplina della m. contenuta nel codice civile sono intervenute le norme dell'Accordo per la tregua mezzadrile [...] art. 4 della legge 4 agosto 1948, n. 1094, ha attribuito valore di legge all'Accordo per la tregua mezzadrile, stipulato dei danni verso il mezzadro (art. 4, d. l. c. p. s. 1° aprile 1947, n. 273).
L'avente diritto alla proroga può rinunciarvi, ...
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Affitto di fondi rustici. - Sono intervenute leggi speciali in materia di subaffitto e di cessione di contratto (decr. legisl. lgt. 5 aprile 1945, n. 156), di revisione dei canoni (decr. legisl. C. p. [...] S. 1° aprile 1947, n. 277; legge 18 agosto 1948, n. 1140; legge 3 giugno 1949, n. 321; legge 15 luglio 1950, n. 505, art. 3; legge 11 luglio 1952, n. primo riguarda soltanto i canoni in danaro e ha per presupposto il semplice mutamento del prezzo dei ...
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Diritto romano. - Il termine culpa è usato comunemente in latino a indicare il rapporto causale tra un evento dannoso, o comunque spiacevole, e l'azione o omissione di una persona. In questo senso, che [...] o mestiere. Nel diritto giustinianeo, invece, la colpa s'identifica col non avere preveduto ciò che per un buon la colpa, divenuta principio fondamentale della dottrina del torto, ha varie gradazioni. Alla culpa ordinaria, o levis, commisurata alla ...
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PALADIN, Livio
Sergio Bartole
Giurista, nato a Trieste il 30 novembre 1933. Laureato in giurisprudenza nell'università di Trieste nel 1955, è stato prima assistente di V. Crisafulli in quella sede e [...] a quello dell'ordinamento regionale. In quest'ultimo filone s'iscrivono La potestà legislativa regionale (1958) e il Commento Corte costituzionale di cui P. è stato relatore, ove ha sempre presente l'impegno a individuare le regole cui la decisione ...
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GIANNINI, Massimo Severo
Dante Cosi
Giurista e uomo politico, nato a Roma l'8 marzo 1915. Professore di Diritto amministrativo dal 1939 nelle università di Sassari, Perugia, Pisa e, dal 1960, Roma. [...] di governo come consigliere e consulente di autorità pubbliche, ha preso parte alle riforme di ministeri ed enti pubblici, Il pubblico potere. Stati e amministrazioni pubbliche (1986).
Bibl.: S. Cassese, In onore di Massimo Severo Giannini, in Riv. ...
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Il cod. civ. del 1942, regolando, sul limitare del sesto libro, l'istituto della decadenza, non assume posizione sul problema concettuale che ne ha per oggetto la natura giuridica, ma scioglie alcuni dubbî [...] (art. 2964), mentre la disciplina della prescrizione ha la sua fonte di produzione nella norma, ed è Carnelutti, Teoria generale del diritto, 2ª ed., Roma 1946, n. 148; S. Romano, Decadenza, in Frammenti di un dizionario giuridico, Milano 1947, pp. ...
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SCIOPERO (App. II, 11, p. 799)
Luisa RIVA-SANSEVERINO
Il diritto di s., proclamato dall'art. 40 della costituzione e relativo ad una astensione concertata dal lavoro per la tutela di un interesse professionale [...] anche l'esercizio del diritto di s., la Corte ha stabilito l'incompatibilità con tale principio, della serrata), in riferimento agli artt. 39 e 40 della costituzione; ed ha altresì dichiarato, in applicazione dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, ...
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Nato ad Arezzo nel 1415 da Michele e Margherita Roselli, morto a Firenze nel 1464 e ivi sepolto nella chiesa dei Servi. A Firenze e a Bologna studiò lettere e leggi; nel 1435 lesse diritto civile a Volterra, [...] l'ingiusto disprezzo degl'idolatri dell'antichità. Il suo latino ha generalmente pregi di eleganza e spigliatezza.
Bibl.: Vespasiano da 93; G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, i, s. v. A. Gherardi, Statuti dell'Università e Studio fiorentino, ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...