Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] a Harvard, A., trasferitosi ad Ann Arbor, ha lavorato come visiting professor al College of Language, pp. 192-99, 202-11.
J.M. Kennedy, A commentary on Rudolf Arnheim's approach to art and visual perception, in "Leonardo", 1980, 13, pp. 117-22 ...
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Redford, Robert (propr. Charles Robert Jr)
Giuliana Muscio
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 18 agosto 1937. Uno degli ultimi divi hollywoodiani, ha rivelato [...] ma anche lo sport, il sociale e l'ecologia. Nel 1981 ha ottenuto l'Oscar come miglior regista per Ordinary people (1980; Gente propri film (Downhill racer, The candidate e All the President's men) e a passare alla regia con il melodramma bergmaniano ...
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Bulgaria
Cinematografia
L'avvento del cinema in B. fu più o meno contemporaneo al resto dell'Europa orientale, anche se il Paese, principato autonomo di B. dal 1878, non aveva ancora una ben defi- nita [...] (Momčeto si otiva, 1972, Il bambino se ne va; Seljaninăt s koleloto, 1975, Il contadino con la bicicletta); Ivan Terziev (Măže bez proposte. Il cinema bulgaro ha continuato a vivere in un isolamento progressivo che gli ha impedito di farsi conoscere ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] trad. it. in Il cinema astratto: testi e documenti, 1977, pp. 253 e 255). Analizzando attentamente il film, come ha fatto con molto rigore S.D. Lawder (1975, pp. 117-67 e 191-242), è possibile riscontrare nelle immagini e nelle sequenze le intenzioni ...
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Regista cinematografico greco, nato il 27 aprile 1936 ad Atene. La sua opera rappresenta il trionfale riemergere di una cultura nazionale che le vicende storiche interne avevano oscurato dallo scenario [...] proprie radici. Un A. sempre più semplice e astratto ha offerto poi un tesoro di emozioni in un'opera esemplare, albanese porge la chiave della conoscenza di sé e del mondo.
S. Arecco, Thodoros Anghelopulos, Firenze 1978.
L. Miccichè, La ragione ...
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Uruguay
Daniele Dottorini
Cinematografia
L'invenzione del cinema arrivò in U. il 18 luglio 1896, quando in una sala da ballo di Montevideo si effettuò la prima proiezione pubblica a pagamento di alcuni [...] a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale, s'interruppe bruscamente la fornitura di pellicola dalla Francia. forma de bailar (1997) di Álvaro Buela. A partire dal 2000 ha iniziato a farsi strada una nuova tendenza: film come Los días con ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] con la macchina da presa', che a forza di filmare quello che ha intorno finisce per distruggere la sua opera e la sua vita. Il i nieznany (Kieślowski conosciuto e sconosciuto), a cura di S. Zawiśliński, Warszawa 1998.
A. Insdorf, Double lives ...
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Cile
Angela Prudenzi
Cinematografia
Il cinema fece il suo ingresso in C. poco dopo le proiezioni parigine dei fratelli Lumière, ma fu soltanto nel 1902 che si realizzò la prima produzione nazionale. [...] 1962) e Le train de la victoire (1964), ed ebbe come collaboratori S. Bravo e Miguel Littin, cineasti che poi si dedicarono a un cinema 'estero. Per tutti valga il caso di Ruiz, che ha tenuto fede a una sua vocazione apolide realizzando in Europa ...
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Crawford, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Lucille Fay LeSueur, attrice statunitense, nata il 23 marzo 1908 a San Antonio (Texas) e morta il 10 maggio 1977 a New York. Caratterizzata da tratti [...] a partire da Whatever happened to Baby Jane? (1962; Che fine ha fatto Baby Jane?) di Aldrich, dove recita su una sedia a rotelle
L.J. Quirk, The film of Joan Crawford, New York 1968.
S. Harvey, Joan Crawford, New York 1974 (trad. it. Milano 1984). ...
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Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] temere lo straniero. La morte a soli trentun anni lo ha consegnato al mito.
Dopo la prematura morte del padre, ex Albert Parker, nel quale è un ballerino dal sorriso sinistro, A rogue's romance (Il ladro di perle) di James Young, in cui interpreta un ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...