AVETTA, Carlo
Giuseppe Lusina
Nato a Torino il 13 marzo 1861, compì gli studi universitari a Roma, e vi fu poi assunto come assistente nell'Istituto botanico; qui rimase fino alla sua chiamata alla [...] contributo prezioso di studi e di idee che l'Italia ha portato al progresso della botanica, contributo spesso ignorato e A. (1861-1941). Notizie necrologiche, in Nuovo Giorn. bot. ital., n. s., XLVIII (1941), pp. 648-651; F. Lanzoni, C. A. Cenni ...
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flora
Laura Costanzo
L'insieme delle piante che vivono in una certa zona
Tutte le piante presenti in un'area ne costituiscono la flora: così, per esempio, esiste la flora laziale e la flora dolomitica, [...] dell'ambiente e di tutti gli organismi che vi vivono
Cosa s'intende per flora
Per un botanico parlare di flora significa sostanzialmente pianta per riprodursi, e quindi per generarne di nuove, ha bisogno che dal fiore si sviluppi il frutto da cui ...
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AGOSTI, Giuseppe
Giorgio E. Ferrari
Nacque da Augusto a Belluno il 10 febbr. 1715, di famiglia oriunda comasca aggregata alla nobiltà bellunese nel 1607, che ottenne il titolo comitale dal 1748. Compiuti [...] (dove tornò nel 1757), quindi entrambe le discipline a Borgo S. Donnino, nel Parmense.
Frutto dei suoi studi filosofico-teologici nelle tra i più reputati illustratori della flora della regione.
Si ha di lui, a stampa, il De re botanica tractatus... ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...