STADIO (στάδιον, stadium)
P. Sommella
Prende tale nome il luogo, usato originariamente nelle gare di atletica, in cui la pista per le corse podistiche aveva la lunghezza di uno stadio (= 6oo piedi). [...] Aegae, in Jahrbuch, Ergänz., II, Berlino 1889, p. 46; R. Duyuran, Le rovine dell'Anatolia Occidentale, Ankara 1952, p. 45.
Aizani. Lo S. ha la pista lunga m 207,50; larga m 38,20. La lunghezza e la larghezza totali misurano rispettivamente m 221,30 e ...
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Vedi SFINGE dell'anno: 1966 - 1973
SFINGE (v. vol. vii, p. 230)
M. G. Picozzi
Mostro fantastico, rappresentato generalmente nell'antichità classica con testa femminile e corpo leonino alato.
Arte cretese-micenea. [...] del V sec. a. C. Sembrerebbe far eccezione un frammento di anfora clazomenia, della metà del VI sec., che presenta una gigantesca s. che ha di fronte un uomo barbato in piedi; ma non tutti gli studiosi sono d'accordo nel riferire la scena al mito di ...
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Vedi SAMOTRACIA dell'anno: 1965 - 1997
SAMOTRACIA (Σαμοϑράκη; Samothrace, o Samothracia)
K. Lehmann
Quest'isola montagnosa nel Mar Tracio era famosa nell'antichità per il suo santuario dei Grandi Dei, [...] rinvenuto in scavi recenti.
La città di S. ha emesso belle monete d'argento in età Schober, in Öst. Jahresh., XXIX, 1935, p. i ss.; L 3, p. 4 ss.; L 4, p. 19 ss.; S., p. 61 ss. - Arsinoèion: Conze, I, p. 65 ss.; 77 ss.; L 2, p. 336 ss.; L 3, p ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] centro. In un vaso del maestro di Kleophrades l'imboccatura del fodero è decorata da un meandro inquadrato; una s. ad unico taglio ha il fodero adorno di linee oblique trasverse. Invece una decorazione a figure animali del fodero si vede su un vaso ...
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STRUTTURA, Ricerca di
G. V. Kaschnitz - Weinberg
Red.
Il concetto di "struttura", quale è stato adoperato nella moderna teoria dell'arte, è stato sinora chiarito solo nelle sue linee generali. Nei [...] in unità dello spazio artistico e di quello dello spettatore (esempio: il Pantheon, Roma).
L'indagine di s. ha la sua radice nella teoria del "volere artistico" superindividuale, che costituisce il nucleo della impostazione speculativa dello storico ...
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SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] 'interno fa pensare che non si tratti di oggetti di uso pratico. Si conoscono pure umboni isolati. Eccezionalmente si ha lo s. bilobato (laminette orvietane, carro di Monteleone), decorato di maschere gorgoniche e protomi ferme. In questo caso si può ...
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SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] avere presso Osiride valore propiziatorio.
Per quanto strettamente collegato, in tal modo, con riti fondamentali della religione egiziana, lo s. però non ha un proprio culto, né è molto ricordato tra gli animali sacri come gatti ed ibis, o nei testi ...
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Vedi SELEUCIA sul Tigri dell'anno: 1966 - 1997
SELEUCIA sul Tigri (Σελεύκεια, Seleucia)
I. Baldassarre
Città della Babilonia, sulla riva destra del Tigri, situata circa 90 km a N-E di Babilonia, alla [...] rinvenimento di numerosi sigilli babilonesi e di mattoni cotti col sigillo di Nabuchadnezzar.
Fondata in età ellenistica, S. ha pianta ippodamea e mostra di essere stata costruita in accordo con un definitivo piano regolatore rettangolare, con strade ...
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SABAZIO (Σαβάζυις, Sabazius)
A. Gallina
Divinità originaria della Tracia o della Frigia, il nome della quale è tramandato dagli autori greci e latini anche in forme diverse: Σαβάδιος, Σάβος, Sabadius, [...] anno 135-4 (cfr. Fraenkel ed Ohlemutz). In Roma si hanno accenni dell'introduzione del culto di S. a cominciare dal sec. II a. C.; esso ha poi diffusione assai ampia nell'Impero, specialmente nelle province occidentali e danubiane (scarse, invece, le ...
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SHAMASH (sumerico Utu, Babbar "splendente"; accadico Shamash "sole")
A. Bisi
Nome dato dai Semiti di Mesopotamia alla divinità solare che i Sumeri chiamavano Utu o Babbar.
S. è detto figlio di Sin (v.) [...] e significativo è quello che ce lo mostra nell'atto di uscire dalle montagne dell'E, all'inizio di ogni nuovo giorno: S. ha sempre la tiara multicorne, la lunga veste aperta sul davanti, la barba, l'arma ricurva e i fasci raggiati uscenti dalle ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...