Mistico (Strasburgo 1300 circa - ivi 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo Pseudo-Dionigi, T. volse tutta la sua speculazione all'intento di raggiungere Dio e unirsi a Lui. Grazie forte apprezzamento [...] presentato come un precursore della Riforma, ma la critica moderna ha sottolineato il suo sforzo di evitare le posizioni di tipo Dionigi a Eckhart e che prosegue nei tempi moderni, in s. Giovanni della Croce, nei mistici del Seicento francese e ...
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Religione
Nel linguaggio religioso, la grazia in genere, come dono elargito da Dio; nel linguaggio teologico cristiano, la semplice grazia santificante, infusa a tutti i credenti con il battesimo, oppure [...] USA e di lì diffusosi nei diversi continenti. Ispirandosi soprattutto agli Atti degli Apostoli e alle lettere di s. Paolo, il movimento ha per scopo la riscoperta dei c. che lo Spirito Santo distribuisce in ogni battezzato. Suddivisi in gruppi e ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] che raccoglie l’intera comunità (giamā‛a). La m. (fig. A) ha un cortile (saḥn) con la fontana per le abluzioni e uno spazio coperto poi in organismi coperti da cupole; sul modello di S. Sofia di Costantinopoli e di altri edifici bizantini trasformati ...
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(ebr. Sīnai, ar. Ṭūr Sīnā) Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati (S. Settentrionale, 25.574 km2 con 339.752 [...] dall’Egitto prima del loro ingresso nella terra di Canaan. Sul Monte S. Mosè salì più volte per ricevere la legge divina. La tradizione ebraica non ha voluto identificare il Monte S.; per cristiani e musulmani è l’od. Gebel Mūsā.
Nella valle fra ...
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Distretto amministrativo negli Stati dell’Asia ellenistica e in età romana nell’Asia Minore e in Africa. Nella riforma di Diocleziano si chiamarono d. le 12 regioni in cui fu ripartito l’Impero (Oriens, [...] Stato romano. In rarissimi casi sono immediatamente soggette alla S. Sede ( d. esenti); di regola sono raggruppate , o più illustre, o più antica (arcidiocesi o archidiocesi) ha una funzione di presidenza sulle altre (d. suffraganee), con il ...
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Andrèa, apostolo, santo. - Uno dei dodici apostoli, seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione. Fratello di Pietro, come lui pescatore a Cafarnao e con lui chiamato da Gesù all'apostolato.
Vita [...] di Betsaida, come Filippo (l'altro apostolo che, come A., ha un nome greco) il quale riferì a lui, ed entrambi a (se ne veneravano a Milano, Fondi e Nola al tempo di s. Ambrogio e s. Paolino; a Brescia, Concordia, Aquileia, Ravenna e Rouen nei secc ...
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Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] stretta connessione con l'agostinismo e con l'insegnamento di s. Bonaventura: dalla dottrina dell'evidenza immediata dell'esistenza di : vita vegetativa, sensitiva, intellettiva; anche il corpo ha una sua forma propria (forma corporeitatis) sicché i ...
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Scrittore e asceta cristiano (n. Ibera, nel Ponto, 346 - m. in Egitto 399). Asceta, fu seguace di Clemente e di Origene. Le sue opere, condannate dal 5º concilio ecumenico come origeniste, ci sono giunte [...] presso Rufino, e di là nel deserto egiziano di Nitria presso s. Macario (388), dove visse facendo l'amanuense fino alla morte. 6º e dal 7º concilio, ha segnato la rovina di gran parte dei suoi scritti: si ha notizia di un Antirrheticus, raccolta di ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] da un f. irrevocabile.
Nella storia, il fatalismo ha assunto diverse forme, presentandosi in rapporti diversi con la alcuni scrittori cristiani si opposero all’uso del termine; in s. Tommaso tuttavia esso sta a significare il complesso delle cause ...
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Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] della filosofia la nozione di c., elaborata nell’antichità da Platone e Aristotele e ripresa in campo religioso da s. Agostino e s. Tommaso, ha assunto un ruolo di primo piano nell’elaborazione di D. Hume, soprattutto per il suo impiego nell’analisi ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...