Apparecchio, che permette ai fisici di osservare e di fotografare la scia di ioni che una particella elettricamente carica crea lungo il suo percorso in un gas e che costituisce la "traccia" della particella [...] stessa; esso rappresenta uno degli strumenti tecnici che più ha contribuito allo sviluppo della fisica moderna.
In fig. 1 presenta, se opportunamente illuminata attraverso le finestre Fdella sorgente S (500 watt circa) e mediante i condensatori di ...
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. Osservando col microscopio o con l'ultramicroscopio particelle minutissime sospese in un liquido o in un gas (come, per esempio, i granuli di una soluzione colloidale) si constata che le particelle sono [...] per la prima volta nel 1827. Intorno al 1870, dopoché s'era potuto stabilire che il moto browniano non era dovuto a ogni dieci secondi.
Nel suo classico lavoro, Einstein ha sviluppato una serie di relazioni interessanti riguardanti questo movimento; ...
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Il progresso delle conoscenze sul meccanismo delle reazioni chimiche ha portato a riconoscere come in qualsiasi reazione abbia sempre luogo una variazione della distribuzione spaziale degli elettroni esterni [...] elettrolitici nei quali la reazione chimica ha luogo con assorbimento di lavoro elettrico esterno è la costante dei gas e T è la temperatura assoluta. Ponendo ω = s − h/T, la relazione precedente diventa:
Essendo in tali condizioni le grandezze si ...
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. Macchina elettromagnetica destinata alla accelerazione di elettroni (raggi beta) fino ad energie molto elevate, per ricerche di fisica nucleare. Si fonda sull'applicazione della legge dell'induzione [...] una spira conduttrice disposta lungo l'orbita. Poiché l'elettrone ha la possibilità di compiere un grandissimo numero di giri in un essi raggiunta.
Recentemente la General Electric Company negli S. U. ha montato un betatrone, capace di raggiungere l' ...
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. Grande fervore di studî e di progetti è rivolto verso gli aeromotori (v. motore, XXIII, p. 977), nell'intento di utilizzare l'energia disponibile nel vento in impianti aeroelettrici (v. elettrica, energia, [...] della potenza Po della corrente d'aria che investe la girante di superficie S, essendo Po data da
con v velocità dell'aria e ρ densità uguale a
per l'aria a 18° e a 760 mm., si ha Pmax = 0,000285 v3D2 in kW. La potenza effettiva Pe del'aeromotore ...
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Unitamente ai contatori per le particelle elementari (v. contatore, in questa App.), è uno dei più potenti mezzi di indagine nel campo della fisica atomica e nucleare. È costituita da un recipiente metallico [...] in 105 coppie di ioni cioè 4,8 10-5 u. e. s.
Per particolari ricerche, soprattutto per misurare l'estensione di "sciami" di soli elettroni, consistente nel fatto che l'impulso ha un'ampiezza dipendente, oltreché dalla ionizzazione primaria, anche ...
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Fisico statunitense, nato a St. Louis (Mo.) il 28 febbraio 1948. Laureatosi presso l'università di Rochester (N.Y.) nel 1970, ha quindi ottenuto il Ph.D. nell'università di Berkeley (Calif.) nel 1976. [...] 180 µK, cui corrisponde una velocità atomica di 2 cm/s. Questo risultato può essere spiegato dal fatto che gli atomi entrano come un'entità singola, non interagendo più con i fotoni. Ha trovato così anche una conferma l'esistenza di tale stato atomico ...
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Fisico francese, nato a Constantine, Algeria, il 1° aprile 1933. Ha conseguito il dottorato in Fisica nel 1962 presso l'École Normale Supérieure di Parigi, sotto la supervisione di A. Kastler (premio Nobel [...] il Collège de France, dov'è titolare della cattedra di Fisica atomica e molecolare. Nel 1997 ha ricevuto il premio Nobel per la fisica, congiuntamente a S. Chu e W.D. Phillips, per l'importanza del lavoro svolto dai tre scienziati nello sviluppo ...
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KATZ, Bernard
Claudio Massenti
Biofisico, nato a Lipsia il 26 maggio 1911. Conseguita la laurea in medicina nella città natale, nel 1934, per motivi razziali si trasferì in Inghilterra presso lo Univ. [...] -42) a Sidney con J. C. Eccles (v. in questa App.) e S. V. Kuffler e il periodo del servizio militare in guerra durante il quale, avendo per quasi tutte le sinapsi, colinergiche o no, gli ha permesso di dimostrare: in primo luogo, che la frequenza ...
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Fisico polacco, nato a Dabrovica (Polonia) il 1° agosto 1924. Trasferitosi in Francia nel 1931, durante la Seconda guerra mondiale militò nella Resistenza francese; catturato nel 1943 e deportato l'anno [...] 'Académie des sciences di Parigi.
Nel 1992 ha ricevuto il premio Nobel per la fisica in S. Van der Meer e C. Rubbia, premi Nobel 1984) sono state utilizzate camere proporzionali a filo (o multifilo). Oltre alla già ricordata camera multifilo, C. ha ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma ridotta e-, v. e-), che, in composizione,...