andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] più generica rispetto a come stai? Talora, anziché con uso impers., a. ha anche un sogg.: come ti va la vita?; come vanno gli affari?; » ed è spesso accompagnato dall’avv. via (che in realtà s’accompagna spesso anche ad a.: vado via): vattene via, non ...
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aria /'arja/ s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. aḗr]. - 1. a. [miscuglio gassoso di azoto che costituisce l'atmosfera terrestre] ≈ (poet.) aere, atmosfera, cielo, (lett.) etere. [...] di questi comp. (aeroplano, più comunemente detto aereo) ha preso vita tutta un’altra serie terminologica in cui aero- molto usato di a. è quello di «modo di atteggiarsi», in cui a. ha ora il sign. di atteggiamento (non mi piace affatto la sua a. di ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] l’uso di p. (o p. di lavoro) per «occupazione stabile, impiego» e sim.: oggi non è facile trovare un buon posto; ha perso il posto. Rispetto a lavoro, p. sottolinea la sicurezza, la durata e la garanzia dei mezzi di sostentamento: di lavori saltuari ...
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sfaccendato [der. di faccenda, col pref. s- (nel sign. 2)]. - ■ agg. 1. [che non ha nulla di serio o di immediato da fare: stare s.] ≈ disimpegnato, disoccupato, libero, ozioso. ↔ impegnato, occupato. [...] nullafacente, ozioso, scioperato, sfaticato. ↔ alacre, attivo, laborioso, operoso, solerte. ■ s. m. (f. -a) [persona che non ha voglia di fare nulla: sei uno s.] ≈ (ant.) badalone, (non com.) battifiacca, bighellone, ciondolone, (non com.) disutibile ...
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sfrenato agg. [part. pass. di sfrenare]. - 1. [che non ha alcuna moderazione, che non ha ritegno o controllo: un uomo s. nel bere; passione s.] ≈ eccessivo, esagerato, smodato, smoderato. ↔ contenuto, [...] , moderato, sobrio. 2. [che ha grande vivacità: un ragazzo s.] ≈ (fam.) indemoniato, (fam.) indiavolato, scalmanato, scatenato. ↓ irrequieto, vivace. ↔ calmo, quieto, tranquillo. 3. [molto veloce: un ritmo s.] ≈ forsennato, frenetico, scatenato ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] ] ≈ (fam.) fare, mandare (in onda), trasmettere. s. [porgere come augurio: d. il buon giorno] ≈ adito, d. aiuto, d. fuoco, ecc.). In questi ultimi casi, d. ha la funzione di verbo supporto (secondo la terminologia di taluni linguisti), vale a dire ...
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visionario /vizjo'narjo/ [der. di visione]. - ■ agg. 1. a. [che ha delle visioni soprannaturali: un santo v.] ≈ ‖ contemplativo, mistico. b. (psicol.) [che ha delle allucinazioni visive: un soggetto v.] [...] , utopista. ↔ concreto, pragmatico, realista. ■ s. m. (f. -a) 1. a. [persona che ha delle visioni soprannaturali] ≈ [→ VISIONARIO agg. (1. a)]. b. (psicol.) [persona che ha delle allucinazioni visive] ≈ allucinato. 2. (estens.) [persona che ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] ami! deh, liberami dal tormento d’odiare i miei simili! (S. Pellico). Ancora più insostenibile è lo strazio o lo spasimo: in tutta la vita (F. De Sanctis); quella povera giovine ha molto più bisogno di veder subito una faccia conosciuta, una persona ...
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maturo [lat. matūrus]. - ■ agg. 1. [della frutta, del grano e sim., che è giunto a maturazione] ≈ maturato. ↔ acerbo, (non com.) immaturo. 2. (estens.) [del vino, del formaggio, ecc., che ha acquisito [...] ≈ ‖ adulto, di mezza età. b. (fig.) [di persona, che ha raggiunto la maturità morale e intellettuale] ≈ ‖ consapevole. ↔ acerbo, immaturo. 4 , sbrigativo, sommario, superficiale. ■ s. m. (f. -a) (educ.) [studente che ha superato l'esame di maturità] ...
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Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] un cercare di trovare una soluzione o di ricordare qualcosa che sfugge: s’era chiusa in sé, cupa, a rimuginare perché si fosse sentita così che non sono mai esistite (v. scheda INVENTARE). Pensiero ha anche sign. più concreti, per lo più positivi al ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...