Poeta e critico catalano (Barcellona 1893 - ivi 1959). Prof. di greco all'univ. di Barcellona (1934-39), membro dell'Institut d'estudis catalans, collaborò alla redazione del dizionario catalano di P. [...] Fabra i Poch; dal 1939 al 1946 visse in esilio in Francia. Traduttore (da Omero, Eschilo, Sofocle, Virgilio, Hölderlin, Rilke, Kavafis, ecc.), critico e saggista (Escolis i altres articles, 1921; Per comprendre, 1937), come poeta, dopo l' ...
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Germanista italiano (Genga, Ancona, 1885 - Roma 1952). Dal 1926 prof. di letteratura tedesca all'univ. di Napoli, e dal 1948 in quella di Roma. I suoi studî s'indirizzarono con preferenza verso gli scrittori [...] romantici (E. T. A. Hoffmann novelliere, 1922; Heine, 1927; Il dramma di F. Schiller, 1930; La rivoluzione romantica, 1943; Hölderlin, 1948). Ha pubblicato anche scritti di grammatica tedesca. ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1881 - Petrópolis, Rio de Janeiro, 1942). Ebreo, emigrò in Inghilterra nel 1924, poi (1940) in Brasile, dove morì suicida. Dopo un primo volume di liriche (Silberne Saiten, [...] (in genere dal francese) e saggi critici (Drei Meister: Balzac, Dickens, Dostojewsky, 1920; Der Kampf mit dem Dämon: Hölderlin, Kleist, Nietzsche, 1925; ecc.). L'origine viennese, il suo ebraismo, la raffinata educazione, contribuirono molto a creare ...
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Poeta e saggista svedese (Stehag, Malmöhus, 1880 - Saltsjöbaden, Stoccolma, 1949). Nelle raccolte di liriche, composte tra il 1900 e il 1906, passò da descrizioni precise della Scania natale ad annotazioni [...] , ricche di musicalità, per poi inseguire un ideale di chiarezza e armonia, in cui si avvertono gli echi di Hölderlin, Platen e dell'estetismo di S. George: Vårbris ("Brezza di primavera", 1900); Syner ("Visioni", 1901); Melodier i skymning ("Melodie ...
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Scrittore tedesco (Chemnitz 1933 - Rüsselsheim 2017). Propenso a una distanziante melanconia, che non trapassa però mai nel pessimismo, ha scritto saggi letterarî (fra cui Vergessene Bücher, 1966), liriche [...] des Kometen, 1959; Niembsch oder Der Stillstand, 1964; Janek, 1966; Das Familienfest, 1967; Eine Frau, 1974; Hölderlin, 1976; Hubert oder Die Rückkehr nach Casablanca, 1978; Die dreifache Maria, 1982; Waiblingers Augen, 1987; Schumanns Schatten ...
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elegìa Componimento poetico in distici (esametro più pentametro), detti appunto elegiaci. Le e. greche e romane, in origine di vario argomento, finirono per acquisire un tono mesto e sognante, atto a esprimere [...] il dolore per eventi funesti, passioni non corrisposte, lontananze nostalgiche. Nel Sette-Ottocento l'e. rivisse in rifacimenti dell'antico metro in J.W. Goethe, F. Hölderlin, G. Carducci, G. D'Annunzio. ...
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Musicologo e compositore (Vienna 1903 - Manchester 1968). Studiò nelle univ. di Monaco e di Francoforte. Emigrato in Inghilterra nel 1933, assunse la cittadinanza britannica nel 1947. Specialista monteverdiano, [...] su Monteverdi (curando anche edizioni moderne delle sue opere), nonché studî su Wagner, Mahler e Bruckner. Ha lasciato composizioni strumentali e vocali su testi di Heine e Hölderlin, e ha curato inoltre la pubblicazione di opere di Mozart e Händel. ...
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Scrittrice tedesca (Waltershausen, Franconia, 1761 - Berlino 1843). Nata Marchalk von Ostheim, nel 1783 sposò contro il proprio volere l'ufficiale Heinrich von Kalb. A Mannheim conobbe nel 1784 Schiller, [...] a Weimar nel 1787. Per sollecitazione di Schiller, negli anni 1793-94 assunse, come precettore del proprio figlio, il giovane Hölderlin, verso il quale si sentì presto attratta da un sentimento più che semplicemente affettuoso; in seguito si legò a ...
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MOLASCHI, Carlo
Giuseppe Sircana
– Nacque a Milano il 7 nov. 1886 da Giacomo e da Virginia Conti, in una famiglia di modeste condizioni. Al termine delle scuole elementari iniziò a lavorare come commesso [...] le scuole serali.
Animato da grande curiosità intellettuale, si immerse nella lettura delle opere di F. Nietzsche, O. Weininger, F. Hölderlin, G. Buddha, H. Ibsen, L.N. Tolstoj e O. Wilde. Ad affascinarlo fu soprattutto la filosofia di Nietzsche: «m ...
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VAARA, Elina
Tyyni TUULIO
Scrittrice finlandese, nata a Tampere il 29 maggio 1903; ha studiato presso l'univ. di Turku, integrando la sua cultura con viaggi all'estero e soggiorni in Italia.
S'era fatta [...] delicata sensibilità femminile, e rese in una viva e bella lingua. Ha tradotto in finnico poesie svedesi e di Hölderlin; la sua maggior fatica rimane l'ottima traduzione in rima della Gerusalemme liberata (1954). Sta preparando una nuova traduzione ...
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