Pittore (Mongrassano 1859 - Napoli 1941), allievo di D. Morelli a Napoli. Dipinse figure femminili, scene di genere, paesaggi e marine, dando un accento pittoresco a motivi tipicamente partenopei. Visse e lavorò anche a Verona e a Venezia ...
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Figlio (Stoccolma 1882 - Hälsingborg 1973) di re Gustavo V, succedette al padre nel 1950; il suo regno fu segnato da un profondo rispetto per la Costituzione. Fin da giovane ebbe vivissima la passione [...] per l'archeologia; diresse diversi scavi, acquistando fama di valente studioso con numerosi contributi scientifici ...
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Figlio (Stoccolma 1746 - ivi 1792) del principe ereditario, poi re, Adolfo Federico, salì al trono nel 1771. Con il colpo di stato del 1772 esautorò il regime dei partiti della cosiddetta era della libertà [...] e ristabilì l'assolutismo regio. Dopo la vittoria navale dello Svensksund, concluse a Värälä una pace con la Russia (1790), seguita un anno dopo dalla stipulazione di un'alleanza molto favorevole alla ...
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Secondo figlio (n. Stoccolma 1748 - m. 1818) del re Adolfo Federico e di Luisa Ulrica di Prussia; duca di Södermanland, non ebbe gran rilievo durante il regno del fratello Gustavo III, sebbene nella guerra [...] contro la Russia (1788-90) tenesse onorevolmente il comando della flotta. Reggente per il nipote Gustavo IV Adolfo, gli succedette, poi, nel 1809. Debole di carattere e facilmente influenzabile, dovette adattarsi alla scelta di Bernadotte come suo ...
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Famiglia originaria della Francia meridionale, salita nel 1818 sul trono di Svezia e fino al 1905 anche di Norvegia, con Jean-Baptiste-Jules, già maresciallo di Napoleone, dal 1810 principe ereditario [...] -72), il fratello di questo Oscar II (1872-1907), che nel 1905 rinunciò al trono di Norvegia, Gustavo V Adolfo (1907-50), il figlio di questo, Gustavo VI Adolfo (1950-73), e infine il nipote di questo, Carlo XVI. Altri rami della famiglia sono quello ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] il mare, navigò lungo l'Adriatico in compagnia di Adolfo de Bosis. Fece in tempo a salvarli dal naufragio poeta divo che aveva caratterizzato un'epoca e deciso gli orientamenti del gusto. Ma le recitava senza spettatori, nel vuoto di una scena ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] Émile Chanoux ed Ernest Page e dai valdesi Osvaldo Coïsson, Gustavo Malan, Giorgio Peyronel e Mario Alberto Rollier.
Nell’estate per gli studi storici di Napoli (al posto di Adolfo Omodeo, prematuramente scomparso); fu inoltre eletto, nel 1955, ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] di tranquillizzare ed esorcizzare la propria ansia interrogando chiunque fosse in grado di fare previsioni, arrivando a consultare AdolfoGustavo Rol, un noto sensitivo torinese al quale si rivolgevano i potenti della Terra (da Hitler a Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] un’udienza del processo per diffamazione intentato contro Gustavo Verdesi, un membro dell’ormai dissolto gruppo di nutrire una prolungata (e ricambiata) ostilità nei confronti di Adolfo Omodeo, sostenuto da Gentile, lo indusse a raccogliere nel ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] frequentò anche l’università, dove ebbe come maestri Adolfo Faggi e Carlo Mazzantini. Con quest’ultimo si il suo significato presente, in Studi di filosofia in onore di Gustavo Bontadini, 2 voll., Milano 1975; Simone Weil, interprete del mondo ...
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