Nessun problema è posto da parole straniere che vengono da lingue assai meno familiari del francese: restano nella forma del singolare anche se le usiamo al plurale: il pope / i pope, il pogrom / i pogrom, [...] il gulag / i gulag, l’ayatollah / gli ayatol ...
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gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione del romanzo Archipelag Gulag (1973-74)...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...
Sigla di Glavnoe upravlenie (ispravitel´no-trudovych) lagerej («Direzione generale dei campi [di lavoro correttivi]»). Nell’ordinamento sovietico, il G. era l’organismo preposto alla gestione dei campi di lavoro coatto (v. fig.).
(trad. it. Arcipelago Gulag) Opera (1973-75; trad. it. 1973-78) in tre volumi dello scrittore russo A.I. Solženicyn (1918-2008), sul fenomeno dei lager sovietici.