Scrittore russo (Kislovodsk 1918 - Mosca 2008). Compì studi scientifici, laureandosi in matematica e fisica e seguendo anche corsi di filosofia e letteratura; durante la guerra prestò servizio al fronte [...] ), singolare cronaca del suo lungo duello con il potere sovietico. Dopo aver portato a compimento, con Archipelag Gulag (3 voll., 1973-75; trad. it. Arcipelago Gulag, 1973-78), il progetto di un'ampia storia del fenomeno dei lager sovietici, S. si è ...
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Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina [...] ", 1990), in cui dominano i toni del folclore e del canto popolare insieme alla riflessione esistenziale e all'esperienza dei Gulag in Moldavia. Degli anni sovietici, S. ha fornito la sua testimonianza attraverso le pagine di Paša austs krekls ("La ...
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Giornalista italiano (Borgomanero, Novara, 1932 - Arona 2023). Dopo aver conseguito la laurea in Lingue, nel 1962 ha intrapreso la carriera giornalistica nella redazione londinese del Corriere della Sera. [...] guerre. Dall'Afghanistan ai Balcani le avventure e gli incontri di un grande inviato (1999); Alla guerra in bicicletta (2000); Gulag e altri inferni. Un grande viaggiatore tra le rovine della storia (2001); Treni. Nove viaggi ai confini del mondo e ...
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Chruscev, Nikita Sergeevic
Chruščëv, Nikita Sergeevič
Politico sovietico (Kalinovka 1894-Mosca 1971). Segretario del PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica) per un decennio (1953-64). Dopo la [...] culto della personalità, avviando la «destalinizzazione» (col ripristino della «legalità socialista» e il progressivo smantellamento dei gulag), lanciando al tempo stesso la politica di coesistenza pacifica e teorizzando la molteplicità delle vie al ...
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LUNGIN, Pavel Semenovic
Melania G. Mazzucco
Lungin, Pavel Semënovič (noto anche come Lounguine, Pavel)
Regista cinematografico e sceneggiatore russo, nato a Mosca il 12 luglio 1949. Tra i più interessanti [...] , ma ironica, descrizione di un Paese in preda al caos e all'anarchia. Dopo alcuni documentari prodotti dalla televisione francese (Gulag. Le secret du bonheur, 1991; Nice. La petite Russie, 1993; Les Inuits. Un peuple en trop, 1994), è tornato al ...
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Bodrov, Sergej Vladimirovič
Vivia Benini
Regista e sceneggiatore russo, nato a Chabarovsk (Siberia) il 28 giugno 1948. A partire dalla metà degli anni Ottanta, durante la perestrojka, è stato autore [...] le riprese di S.E.R. (1989; La libertà è il paradiso), B. ha portato la prima troupe sovietica nei luoghi del Gulag, nella gelida regione di Archangel′sk. La sceneggiatura è basata su interviste raccolte da B. nelle carceri russe. Anche questa volta ...
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Un pugno d’acciaio sull’Unione Sovietica
Stalin è stato, con Adolf Hitler e Mao Zedong, la maggiore figura di dittatore del Novecento. Succeduto a Lenin nella guida della Russia comunista, dopo aver distrutto [...] partito, di tecnici, capi militari, intellettuali e uomini comuni. Milioni di deportati nei campi di prigionia – il gulag – furono utilizzati come forza lavoro servile.
D’altro canto Stalin, il capo infallibile, ebbe anche entusiasti sostenitori ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] teismo e ateismo, funestato dagli orrori delle due grandi guerre, dalla tragedia dell'Olocausto, dalle pulizie etniche, dai gulag, dalle violenze del terrorismo, da tutte le forme di intolleranza, dagli attentati contro la vita e la famiglia. Lo ...
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gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione del romanzo Archipelag Gulag (1973-74)...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...