In merito all’analisi della produzione musicale concentrazionaria, può essere necessario coniare un nuovo termine: esiliologia. Si tratta dello lo studio dei fenomeni migratori e delle relative dinamiche [...] fatta di musicisti che si dedichi alla ricostruzione dei materiali musicali provenienti da ghetti, Lager e Gulag laddove questi risultino lacunosi, compromessi.Struttura e fuoco sacro devono coesistere nell’opera di recupero e assemblaggio ...
Leggi Tutto
La Russia, ponte naturale fra Oriente e Occidente, terra dal carattere inconfondibile eppure eterna sintesi fra mondi e culture, non smette di sfornare capolavori. Tradotta in ventiquattro lingue, la storia della tatara Zuleika, esile deportata dall ...
Leggi Tutto
Nessun problema è posto da parole straniere che vengono da lingue assai meno familiari del francese: restano nella forma del singolare anche se le usiamo al plurale: il pope / i pope, il pogrom / i pogrom, [...] il gulag / i gulag, l’ayatollah / gli ayatol ...
Leggi Tutto
gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione del romanzo Archipelag Gulag (1973-74)...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...
Sigla di Glavnoe upravlenie (ispravitel´no-trudovych) lagerej («Direzione generale dei campi [di lavoro correttivi]»). Nell’ordinamento sovietico, il G. era l’organismo preposto alla gestione dei campi di lavoro coatto (v. fig.).
(trad. it. Arcipelago Gulag) Opera (1973-75; trad. it. 1973-78) in tre volumi dello scrittore russo A.I. Solženicyn (1918-2008), sul fenomeno dei lager sovietici.