LETTONIA
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Emma Ansovini
Pietro U. Dini
(XX, p. 988; App. I, p. 788; II, II, p. 189; v. URSS, App. III, II, p. 1043; IV, II, p. 754)
Già una delle repubbliche socialiste sovietiche, dal 1991 costituisce [...] sé", 1987) traspare con più evidenza l'importanza da lui assunta come punto di riferimento culturale, una cui riprova è il gulag sovietico durante gli anni Settanta. U. Berziņš (n. 1944), poeta e traduttore, attento alle letterature orientali e alle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per diritto generalmente si intende il complesso di regole che, chiamate norme giuridiche [...] e annullamento della persona, tanto da farlo apparire, ai più sensibili al tema, come la “via occidentale ai gulag”.
Un altro fattore (completamente diverso, e in un campo del tutto differente, e ovviamente non paragonabile alle distorsioni ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] , l'Iran dell'integralismo religioso in Bāykot (1985, Il boicottaggio) di Mohsen Makhmalbaf, oltre alle dittature sudamericane, ai gulag sovietici e soprattutto ai lager nazisti, che costituiscono un settore a sé. Ma è significativo per l'immaginario ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] in proprio»), che, attraverso un progressivo allargamento semantico, è passata a indicare ogni circuito editoriale clandestino; a gulag, l’acronimo dell’organismo statale preposto alla gestione dei campi d’internamento, la cui accezione figurata si ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] , centinaia di c. di lavoro coatto furono impiantati in tutto il paese, specie in Siberia (sistema dei gulag), contribuendo con il lavoro forzato dei detenuti all’industrializzazione del paese. Il processo di destalinizzazione successivo alla morte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione contadina, il mancato sviluppo industriale e il sistema politico illiberale [...] negli anni Trenta quando le pratiche dell’arresto di massa, della tortura e dell’imprigionamento nei campi di lavoro (gulag), dell’assassinio degli oppositori al regime di Stalin diventano di uso comune. Il periodo delle "grandi purghe" inizia nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intesa come “scienza del miglioramento della specie umana” attraverso la riproduzione [...] crisi cardiaca nel 1940 e sua moglie si suicida il giorno dopo; Vavilov è arrestato nel 1940 e muore in un gulag nel 1943.
Mentre il lamarckismo di Lysenko trionfava in URSS contro la genetica occidentale – definitivamente associata all’eugenica, al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I regimi nazifascisti e comunisti del Novecento perseguitano e reprimono ogni voce [...] la pubblicazione di Una giornata di Ivan Denisovic di Aleksandr Solženicyn apre al mondo la realtà dei lager sovietici, i gulag.
Nel 1964 Leonid Breznev, divenuto segretario del partito comunista (e nel 1977 capo dello stato e del partito), inaugura ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] è il fenomeno della letteratura memorialistica. La cultura romena ha conosciuto, in particolare, le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti ai gulag (T. Mihadaş, I. Ioanid, N. Mărgineanu, R. Radina, C. Ioniçtoiu, A. State, B. Silber, I. Orlea, A ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] teismo e ateismo, funestato dagli orrori delle due grandi guerre, dalla tragedia dell'Olocausto, dalle pulizie etniche, dai gulag, dalle violenze del terrorismo, da tutte le forme di intolleranza, dagli attentati contro la vita e la famiglia. Lo ...
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gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione del romanzo Archipelag Gulag (1973-74)...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...