EBOLI, Tommaso di (Tommaso da Capua, Thomas Capuanus)
Hans Martin Schaller
Nel febbraio 1215 è ricordato come arcivescovo eletto di Napoli. Dato che secondo il diritto canonico l'età minima necessaria [...] le Rationes dictandi di Ugo di Bologna (cc. 1119-1130) e in particolare la Summa dictaminis del bolognese GuidoFaba, suo contemporaneo.
Per la Penitenzieria pontificia l'E. compilò dopo il 1219 un formulario, organizzato sistematicamente, intitolato ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] virtudi di B. Giamboni (capp. XXIV-XXV) e manuali scolastici diffusi dappertutto, come la Summa de vitiis et virtutibus di GuidoFaba (I 5-8 e II 1), dove le categorie morali gregoriane si fissano in ‛ topoi ' retorici inserendosi nella tecnica del ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] des elften bis vierzehnten Jahrhunderts, Monaco 1863; Guidonis Fabae Summa dictaminis, a c. di A. Gaudenzi, in la prosa rimata nel medioevo latino, e L'" ars dictandi " di GuidoFaba, in Tradizione e poesia nella prosa d'arte ital. dalla latinità ...
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necessità (necessitare; necessitate; nicistà)
Michele Rak
Il termine designa la proprietà per cui una realtà non può essere diversa da quella che è, e quindi il rapporto che lega l'essenza della cosa [...] non licito, e quindi non si concede per li retorici alcuno di sé medesimo sanza necessaria cagione parlare: si veda GuidoFaba Summa dictaminis 7), e cioè relativa all'ordine del discorso di cui si garantisce la piena intelligibilità.
Il termine vale ...
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necessario
Michele Rak
La teoria della necessità naturale o mondana regola la maggior parte degli usi danteschi di n.: questa prima etade è porta e via per la quale s'entra ne la nostra buona vita. [...] procedimento. Così, non si concede per li retorici alcuno di sé medesimo sanza necessaria cagione parlare (I II 3; cfr. GuidoFaba Summa Dictaminis 7) e per necessarie cagioni lo parlare di sé è conceduto: e intra l'altre necessarie cagioni due sono ...
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BENE da Firenze
Nacque, a quanto affermò egli stesso, a Firenze, in data imprecisata, ma sicuramente dopo la metà del sec. XII. È probabile che compisse gli studi a Bologna, dove negli anni intomo agli [...] la conoscenza delle opere degli autori classici antichi che in essa egli dimostra; pare che a questa seconda Summa abbia attinto GuidoFaba per la sua Summa pubblicata nel 1229, sicché si dovrebbe desumere che B. avesse composto la sua prima di tale ...
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CEFFI, Filippo
Marco Palma
Nacque a Firenze probabilmente verso la fine del sec. XIII.
L'indicazione più importante sulla sua famiglia ci è fornita dal cod. Vat. Pal. lat. 1644, f. 92r, in cui la traduzione [...] Dicerie, una serie di arringhe da pronunciarsi nelle più varie occasioni. Nel genere il C. aveva avuto predecessori come GuidoFaba e Brunetto Latini, ma la sua opera si distingue per la precisa veste storica che ricopre il formulario. Gli "huomini ...
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Bene da Firenze
Francesco Tateo
Maestro di grammatica nello Studio bolognese, succeduto forse a Boncompagno, allontanatosi da Bologna nel 1215. Nativo di Firenze, compì probabilmente i suoi studi a [...] XI, cod. VII), che gli è stata attribuita e nella quale si è riconosciuta una fonte della Summa di GuidoFaba, egli distingue le " species dictaminis " in " prosaycum, metricum et rithmicum " e fa rientrare nella grammatica la trattazione della ...
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Pietro de' Boattieri
Fabrizio Beggiato
Giureconsulto la cui attività è attestata a Bologna fra la fine del sec. XIII e i primi anni del XIV. Citato come notaio in documenti del 1285, insegnò arte notaria [...] e la cultura volgare in via di sviluppo. P. e gli altri notai-grammatici contemporanei vengono a porsi, quindi, fra GuidoFaba e D. nella dinamica che doveva portare, sul piano stilistico, all'assorbimento della tecnica retorica latina da parte del ...
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lunghezza
Sebastiano Aglianò
In due passi del Convivio indica l'eccessiva estensione di un discorso, che naturalmente è da evitare (come aveva già insegnato GuidoFaba: " cognosando essere grande incresemento [...] longeça de parole a cului che desidera intendere cum brevità ", in Segre-Marti, Prosa 12-13, e affermato Iacopone [Omo che vol parlare 3-4]: " La longa materia sòl generar fastidia; / lo longo abbriviare ...
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