barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] ... est adeo viscosum, quod quicumque huic peccato se dederit, raro vel nunquam ab ipso poterit resilire ", GuidodaPisa).
Quanto poi alla particolare significazione politica attribuita ai b. ‛ cortigiani ', occorre aggiungere che D., quando compose ...
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veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] che il sovrano giusto poteva essere o un papa o un imperatore o, ancora, un uomo di grande prudenza e virtù. GuidodaPisa, invece, assimilando il v. a Scipione e paragonando la sua nobilità a quella del popolo romano, diede alla sua interpretazione ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] in tutti i suoi trentatré capitoli: «il testo dell'Epistola allo stato degli atti deve ritenersi conosciuto da Piero di Dante, daGuidodaPisa, da Jacopo della Lana, dal Boccaccio, forse anche dal Buti, e solo, per tutti, nella parte generale ...
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morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] X 102 cotanto ancor ne splende il sommo duce), bensì la " dannazione eterna conseguente al giudizio universale ": cfr. GuidodaPisa, che così precisa il significato del termine: " ad corporum coniunctionem exclamant "; e il Buti: " Quanto a me pare ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] brutto, / e contra 'l suo fattore alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere ogne lutto).
Il ritratto di L. diviene ora più attento e vivo felicità assegnata da Dio agli uomini. Tra i primi commentatori della Commedia GuidodaPisa così presenta L ...
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vincere [III singol. imperf. ind. vincea e vincia: cfr. Parodi, Lingua 254, 358; partic. pass. vincuto, in Fiore CCXIII 6, e venta, in Rime LXXI 2; v. Barbi-Maggini e Parodi, Lingua 175]
Alessandro Niccoli
Verbo [...] di lume che è vincente de la stella, l'aria è talmente luminosa " da vincere la luce delle stelle ", le quali, appunto per questo, non si vedono ", " avvincere ", fu enunciata per primo daGuidodaPisa (" vidi a longe unum ignem, quem quidem ...
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Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] in Cocito subito commesso il tradimento ", ma l'ipotesi, pur accolta da alcuni, non s'accorda col riconoscimento del vivo che va col palude Stigia: la superbia. Già gli antichi, salvo GuidodaPisa che ne fa addirittura un campionario di colpe, ...
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I'J. nella Commedia
Marcello Aurigemma
La struttura dell'I. di D. deve necessariamente essere considerata come parte di tutto il complesso della Commedia, complesso al quale le varie cantiche sono anzi [...] interessanti: l'Inferno (Divisione sopra l'Inferno, 1322 c.) di Iacopo Alighieri e, particolarmente importante, la Dichiarazione poetica dell'Inferno di GuidodaPisa (1330), oltre a quelle sulla Commedia, o su gran parte di essa, di Bosone ...
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pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] non teologice loquitur in hac parte ", notava GuidodaPisa proprio a proposito di questo canto. Il della D.C., I, Palermo 1923, particolarmente pp. 11-17; la nota annessa da S.A. Chimenz alla lettura del canto XI dell'Inferno di B. Nardi, Roma 1955 ...
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ladro, ladrone (latro)
Bruno Basile
Sergio Romagnoli
La forma che continua il nominativo latino non si differenzia dall'altra in D.; ma alcuni commentatori pensano che ‛ ladrone ' valga " bandito ", [...] quae Deo dicata sunt rapit, rationem perdidit et bestialitatem induit " (GuidodaPisa), e in XXV 1 il ladro / le mani alzò con il centauro Caco non è con i suoi fratelli a far da guardiano ai violenti del Flegetonte. Nel ladrocinio di Caco, per lo ...
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archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi delle tracce materiali lasciate dalle...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...