AVERANI, Giuseppe
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 20 marzo 1662. Celebrato interprete del diritto romano, rinnovatore degli studi giuridici nell'ateneo pisano, fu considerato dai contemporanei il [...] , Ms. n. 84, Lettere al p. G. Grandi, vol. 2º; alcune furono pubblicate da F. Buonamici, Lettere inedite di G. A. al p. Guido Grandi, Pisa 1889).
Il re Vittorio Amedeo II lo chiamò all'università di Torino, ma egli rifiutò. Nel 1721 gli scolari gli ...
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Caprona
Simonetta -Saffiotti Bernardi
. Castello del Valdarno pisano, eretto sulle ultime propaggini del monte Verruca, ricordato da D. in If XXI 95, con un'espressione ritenuta autobiografica dalla [...] Pisa nel 1289. Il castello di C. infatti, già tenuto dai guelfi pisani di Nino Visconti, alleati coi Lucchesi, era stato riconquistato dalle forze dell'arcivescovo Ubaldini e di Guidoda la tesi è molto difficile da sostenere: certo si può benissimo ...
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Doni, Anton Francesco
Michele Messina
Letterato (Firenze 1513 - Monselice 1574). Nelle Librarie (Venezia 1580, 14) esprime il suo sincero e profondo amore per D., " lume della nostra patria, per mille [...] , oltre a quella a Enrico VII, un'epistola a Guidoda Polenta, datata marzo 1314, con la quale il poeta dava latino.
Bibl. - M. Barbi, Della fortuna di Dante nel sec. XVI, Pisa 1890; A. Dobelli, Studi letterari, Modena 1897, 159-172; Zingarelli, Dante ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] tolta ai Longobardi, gli offrì prima maestri come Pietro daPisa, grammatico, Paolino d’Aquileia, teologo e poeta, più sviluppo della cultura: dal lessico di Papia ai trattati musicali di Guido d’Arezzo, alle nuove scuole di retorica che hanno un’ ...
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Arcidiacono (m. forse Viterbo 1295) della cattedrale di Bologna, dal 1278 arcivescovo di Pisa. Non è certo che appartenesse alla famiglia Ubaldini. Ardente ghibellino, cercò di battere separatamente i [...] e Ugolino della Gherardesca, facendo allontanare il primo daPisa, e facendo condannare a morte il secondo per tradimento (1289). Poi favorì la cessione della signoria della città a Guidoda Montefeltro. Appare, sinistro e muto personaggio, nel ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] si estende in tutta Italia, dalla stessa Firenze e daPisa fino alla Sicilia e alle Venezie, non esclusa dell'arte.
Il Quattrocento. - La pubblicazione della corrispondenza di Guido Manfredi ha messo sempre più in valore l'importanza del principato ...
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TIEPOLO
Mario Brunetti
. È tra le più antiche e cospicue famiglie patrizie veneziane. I genealogisti - senza alcun serio fondamento - la fanno oriunda di Rimini, e fra le partecipi alla fondazione del [...] Romano, e di Milano (1237); e in tale sua qualità guidò i Milanesi nella battaglia di Cortenuova contro Federico II; fatto prigioniero, fu portato da Cremona a Pisa e daPisa a Trani e qui impiccato, per ordine di Federico II; Andrea e Giovanni, pure ...
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ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] opere di Wiligelmo a quelle dell'Antelami e di Guidoda Como - intende soprattutto a rappresentazioni semplici e forti il XIII, fu grande fiorire di opere in diversi centri, a Pisa e a Lucca, a Siena, a Firenze dove qualità particolari individuano ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] . Il disegno parve prossimo a compiersi: si fece vendere Pisa per 200.000 fiorini (1400); ottenne la dedizione di legati ai luoghi e alle parti: Ezzelino da Romano, Uberto Pallavicino, Guidoda Montefeltro, Guglielmo VII di Monferrato. Le ...
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TERRACOTTA
Filippo ROSSI
Paola ZANCANI MONTUORO
. Con questa parola italiana si designano fino dall'età del Rinascimento in molte lingue moderne i manufatti e i prodotti artistici ricavati dall'argilla [...] della Vita nella stessa città, e nelle numerose Deposizioni di Guido Mazzoni e dei suoi imitatori, che toccano anche il secolo successivo Saint-Paterne); in Spagna soprattutto da italiani come Nicoloso di Francesco daPisa che portò a Siviglia la ...
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tecnoautoritarismo (tecno-autoritarismo) s. m. L’ideologia autoritaria che prevede l’uso delle tecnologie informatiche più avanzate, anche nel campo dell’informazione e della comunicazione, al fine di controllare o manipolare i comportamenti...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...