meschino e meschina (miccina)
Luigi Peirone
Luigi Vanossi
Trai vari significati che assume nelle lingue romanze, D. gli attribuisce, nella Commedia, quello di " servo " (cfr. Iacopone A l'amor ch'è [...] chiamate le meschine / de la regina de l'etterno pianto (If IX 43), e il diavolo che s'impadronisce dell'anima di GuidodaMontefeltro dice che il dannato venir se ne dee giù tra ' miei meschini (XXVII 115).
In Vn IX 10 5, riferito come predicativo ...
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contrasto
. La tecnica medievale del c. ma non l'uso concreto dei modi anche formali del componimento poetico dialogato, che pur era senza dubbio nelle conoscenze letterarie di D. (il quale cita nel [...] Commedia: la disputa tra s. Francesco e il diavolo per l'anima di GuidodaMontefeltro (If XXVII 112-123), quella tra l'angelo e il diavolo per l'anima di Bonconte daMontefeltro (Pg V 104-108).
Per la stessa presenza di elementi caratteristici del ...
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issa (istra)
È voce lucchese (Parodi, Lingua 261 e 291) e dell'Italia settentrionale (Rohlfs, Grammatica § 929; il Buti la definisce " vocabolo romaniuolo "), che significa " adesso ", " in questo momento [...] ‛ nunc ' " (Pietro).
La forma istra (non attestata in altri testi) è nelle parole ‛ lombarde ' pronunciate da Virgilio e riferite daGuidodaMontefeltro: O tu... che parlavi mo lombardo, / dicendo " Istra ten va, più non t'adizzo " (If XXVII 21 ...
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riscuotersi
Maurizio Dardano
Usato sempre in forma pronominale, ha il senso di " scuotere " da uno stato di sopimento e d'intorpidimento fisico: Vn XXIII 13 già detto avea " O Beatrice ", quando riscotendomi [...] ben fiso, / giugnemi tanta pena d'ogne parte, / ch'io mi riscuoto per dolor ch'i' sento; così nel racconto di GuidodaMontefeltro: Oh me dolente! come mi riscossi / quando mi prese dicendomi: " Forse / tu non pensavi ch'io lòico fossi! " (If XXVII ...
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linguaggio
Lucia Onder
Francesismo, usato tre volte nella Divina Commedia (e una nel Fiore) con il valore di ‛ lingua ' (v.): è sentito come forma dotta e rara, ricorrendo in rima due volte; per di [...] nullo è noto; Fiore CI 1.
Figuratamente, con riferimento al borbottio del fuoco nel quale è imprigionata l'anima di GuidodaMontefeltro che parlando manda fuori un confuso suono: per non aver via né forame / dal principio nel foco, in suo linguaggio ...
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promessa
Alessandro Niccoli
L'unica occorrenza nel D. canonico cade nel consiglio frodolento dato daGuidodaMontefeltro a Bonifacio VIII: lunga promessa con l'attender corto / ti farà trïunfar ne [...] a fare una cosa, ma l'atto d'impegnarsi: vedi il modo con il quale il consiglio di Guido è riferito da Riccobaldo da Ferrara (citato dai commentatori): " Multa promittite, pauca servate de promissis ".
Quattro esempi nel Fiore, sempre in relazione a ...
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adizzare
. Per " incitare ", " stimolare ". Si trova soltanto in If XXVII 21, in rima: Istra ten va, più non t'adizzo: parole che GuidodaMontefeltro attribuisce a Virgilio, nel momento in cui questi [...] sempre en me adizata "; v. anche AIZZARE). Interessante, sul piano artistico, l'osservazione del Terracini, per il quale a. " detto da un uomo-fiamma e rivolto a un supposto uomo-fiamma si arricchisce di una connotazione che lo fa quasi sinonimo di ...
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scossa
Guido Favati
In If XXVII 63, unico luogo dove ricorra, la parola indica l'agitarsi apicale della fiamma in cui per contrapasso, come gli altri consiglieri fraudolenti, è stato convertito Guido [...] daMontefeltro, e in particolare i movimenti che essa compie, come una lingua che si agiti, parlando con D.; corrisponde, dunque, al movimento che in If XXVI 88 compie il più alto corno della fiamma biforcuta che contiene insieme Ulisse e Diomede e ...
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pagamento
Bruna Cordati Martinelli
Due occorrenze nel Fiore, di cui una nel senso più comune di " ricompensa " attraverso danaro, compera vera e propria: che ' pagamenti lor son troppo amari, dice infatti [...] ricorderà più volte (cfr. CXCVIII 11 D'Amico mi sovvenne, che mi disse / ched i' facesse larga promessione, / ma 'l più ch'i' posso, il pagar sofferisse) - è singolarmente analogo a quello dato daGuidodaMontefeltro a papa Bonifacio (If XXVII 110). ...
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Malatesta, Malatesta II da Verucchio
Signore di Rimini (m. Rimini 1312). Figlio di Malatesta I da Verucchio. Il suo matrimonio (1247 ca.) con Concordia, discendente dalle famiglie Pandolfini e Parcitadi, [...] nelle continue lotte. Alla riscossa però dei ghibellini con Manfredi, fu espulso da Rimini, dove tornò nel 1265. Nel 1271 fece prigioniero a Monteluco il ghibellino GuidodaMontefeltro, che quattro anni dopo però lo batté a San Procolo. Nel 1278 ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, ne produce, secondo l’etimologia e la pronuncia...
rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad altri cosa che gli è dovuta per qualsiasi...