POLIORCETICA
G. Ostuni
Con il termine p. (dal gr. πολιοϱϰέω 'assediare una città') si definisce il ramo dell'arte militare che si occupa dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per la conduzione [...] mobile e in questo caso si parlava di gatto-castello.Le torri mobili d'assalto, le elepoli dell' 1993; G. Ostuni, Le macchine del re. Il Texaurus regis Francie di Guidoda Vigevano, Vigevano 1993.
Letteratura critica. - Viollet-le-Duc, V, 1875, ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] alla peste del 1348 - aveva visto contrapposti l'episcopato castellano e la Repubblica., Appellatosi il vescovo Paolo Foscari allo dei mercante Tommaso, Talenti e infine dei medico Guidoda Reggio. La foga della polemica petrarchesca non aiuta ...
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dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] Lucca, dagli Barga (" Lucca era città, Barga piccolo castello. Vuoi dire quindi: se ti dona molto, ricambia opera conforto (e XXVIII 135 diedi... i ma' conforti); XXVII 116 [Guidoda Montefeltro] diede 'l consiglio frodolente; Pd XII 75, Fiore XXXVI 2 ...
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PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] del riconoscimento del dominio di Carpi per Manfredo, di San Felice per Guido Pio e di varie tutele per i loro congiunti, amici e XII-XVIII secolo), Casalec-chio di Reno 1997; E. Svalduz, DaCastello a “città”: Carpi e Alberto Pio: 1472-1530, Roma ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] da Giulio Mancini, che rammenta significativamente nella sua cronotassi un "Giovan da Modena", ma lo colloca a fianco di Guidoda , in Il tempo di Nicolò III. Gli affreschi del Castello di Vignola e la pittura tardogotica nei domini estensi (catal ...
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morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] dannazione eterna conseguente al giudizio universale ": cfr. Guidoda Pisa, che così precisa il significato del al primo canto dell'Inferno, a c. di G. Cugnoni, Città di Castello 1896, 205-206; I. Sanesi, Per l'interpretazione della ‛ Commedia ' ...
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vendetta
Alessandro Niccoli
Giovanni Diurni
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Fiore, in accezioni, e spesso anche in passi, strettamente connessi con quelli in cui è [...] .). Al contrario, la condanna dell'operato di Guidoda Monforte, il quale trucidò in chiesa a Viterbo De' principi di diritto penale che si contengono nella D.C., CIttà di Castello 1899; I. Del Lungo, Una vendetta in Firenze il giorno di S. Giovanni ...
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BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] Varano, Gentile e Berardo Varano di messer Venanzo da Camerino e Guidoda Matelica inviarono a Urbano VI il giuramento di L. Bonazzi, Storia di Perugia, a cura di G. Innamorati, Città di Castello 1959, 1, pp. 389 s.
Per il governo della Marca d'Ancona ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] insegnato Dino del Mugello e Guidoda Suzzara, e che fu a sua volta oppugnata da Bartolo, oltre che da Signorolo degli Omodei, con cui pp. 35, 283, 285; G. Beda, Ubertino da Carrara, signore di Padova, Città di Castello 1906, pp. 74 s.; C.N.S. Woolf ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] degli spostamenti direzionali compiuti dal personaggio e dalla sua guida lungo l'immaginato itinerario ultraterreno: l'uscita dal nobile castello, che deve necessariamente effettuarsi per altra via da quella percorsa per entrarvi (If IV 149), se i ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, ne produce, secondo l’etimologia e la pronuncia...
cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello maggiore o più forte. 2. Per estensione,...