Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] degli orientalismi nella letteratura di traduzione continua ancor oggi. A parte la narrativa di viaggio (di autori come GuidoGozzano, ➔ Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, e, ancora, Paolo Rumiz e Stefano Malatesta), le versioni italiane, ad es ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] il gatto miagola perché ha fame.
L’analfabeta, però, è anche trasfigurato in personaggio letterario nella poesia del Novecento. GuidoGozzano, infatti, nella poesia “L’analfabeta”, ispirata all’anziano custode della sua villa, loda, o meglio finge di ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] metaforica che rende più partecipe il lettore ed esalta i valori della parola poetica indagati, sin da GuidoGozzano, con riferimenti intertestuali. Questo nuovo profilo si realizza soprattutto in ➔ Eugenio Montale, quando cioè la poesia assurge ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] se nel 1897 ➔ Giovanni Pascoli scriveva «siepe che il passo chiudi co’ tuoi rami / irsuti al ladro dormi ’l-dì», ancora in GuidoGozzano leggiamo: «Quant’anni avrete poi? Quanti n’avranno / quei due palmizi» e in Eugenio Montale: «Godi se il vento ch ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] "; piemontese, invece,lato sensu decadente il B., maturatosi nella Torino dell'anticarducciano Thovez e del crepuscolarismo di GuidoGozzano. Ora, da quell'atmosfera fra "morbida" e protestataria, comunque fortemente impegnata, il B. derivò una sua ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] es., scrivendo di Giovanni Agnelli, si scriverà l’Avvocato, con iniziale maiuscola. Ne “La signorina Felicita”, il poeta GuidoGozzano fa un uso insistito, ridondante, ironico di questa applicazione della maiuscola:
(1) Per la partita, verso ventun ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] Novecento, però, ricorrono forme di iperbato in un quadro più tradizionale e più sensibile all’impianto narrativo, come in GuidoGozzano:
(23) gli accesi dal veleno biondissimi capelli:
in altro tempo belli di un bel biondo sereno (I colloqui, “Le ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] »: “Furit aestus”, v. 9; «In ogni sostanza si tace / la luce e il silenzio risplende»: “Undulna”, vv. 85-86) e GuidoGozzano («Odore d’ombra! Odore di passato!»: “La Signorina Felicita ovvero La Felicità” I, v. 28; «Bacio lunare, fra le nubi chiare ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] nuove soluzioni semantiche soprattutto dirette verso la negazione non, che permette forme allusive di varia natura. Così in GuidoGozzano la litote sembra erodersi dall’interno in un complesso gioco anche citazionale («Pel tuo sogno, pel sogno che ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] in La via del rifugio, vv. 33-34)
«Pettegolezzi! …» – «Ma non Le nascondo / che temo, temo qualche brutta ciarla» (GuidoGozzano, “La signorina Felicita, ovvero della felicità”, in Colloqui, VII, vv. 17-18)
e ancora ti chiamo ti chiamo Chimera (Dino ...
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biciclettata s. f. Negli usi colloquiali, escursione in bicicletta, di solito fatta in gruppo e spesso in occasione di eventi organizzati da istituzioni, enti, associazioni. ◆ «Ecolimpiadi» prevede appuntamenti allo stadio, alla pista di pattinaggio,...
prosaismo
proṡaismo s. m. [der. di prosaico], non com. – Modo di dire o atteggiamento stilistico, proprio della prosa, cioè semplice, disadorno, dimesso: l’apparente p. della poesia di Guido Gozzano.