NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] Il rapporto con Roma rimase sempre molto complicato. La scelta dei Colonna e degli Orsini o, in ogni caso, del vecchioil compito dell'Inquisizione; sempre nel 1450 il cardinale Guglielmo ad indicem; Vita Nicolai V summi pontificis de Giannozzo Manetti ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] al teologo Guglielmo Audisio. , L’Unità cattolica, cit., pp. 3-6.
24 V. Castronovo, La stampa italiana, cit., pp. 138-139. Vecchio, Politica e democrazia nelle riviste popolari (1919-1926), Roma 1988.
41 Sul giornale popolare F.L. Ferrari, «Il ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] come il Psi, che in Italia è l’erede diretto del vecchio cultura, diretto da Guglielmo Luigi Rossi. Il suo scopo, di cristiana, a cura di F. Malgeri, Roma 1988, V, pp. 15-16
32 G. Baget Bozzo, Il Partito cristiano e l’apertura a sinistra. La D.C ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] questione cattolica, quali Guglielmo Audisio,Cesare Cantù, L. Cafagna, Cavour, Bologna 1999, p. 156.
2 V. Gioberti, Di Pio IX, in Pensiero e azione nel Pecorari, Roma 1977, pp. 12 segg.
18 G. Vecchio, Il mito del Centro e i progetti di F. Meda, in ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] vecchio argomento per cui il danaro, non deteriorabile dall'uso, non giustifica il prestito a interesse. Il al testo di Guglielmo nei temi (vizi G. e Dante, in Memorie domenicane, IV (1966), pp. 201-226; V (1967), pp. 8-43, 90-113; O. Capitani, R. de' ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] V, aveva giudicato queste norme come un’eresia volta a screditare il ; il secondo, la deportazione di ogni ebreo, dai neonati ai vecchi, . 305-306.
31 A. Gemelli, Un grande chirurgo medioevale. Guglielmo da Saliceto, Bologna 1939, p. 11.
32 M. Bocci, ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] denunciò l'abate e il vescovo sulla piazza del Mercato Vecchio e si mise poi quest'ultimo, donato dal conte Guglielmoil Bulgaro, non figura più fra , a cura di G. Monzio Compagnoni, Vallombrosa 1995 (v., fra gli altri, i contributi di P. Golinelli, ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] Vecchio («io ho figurato il borgo il generale Anselmo da Montefalco, già malato, nel governo dell’Ordine.
Secondo Vespasiano da Bisticci, nel 1496, alla morte di Guglielmo di M. Martelli, Firenze 1971, p. 843b; V. da Bisticci, Le Vite, a cura di A. ...
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Pulsanesi
Francesco Panarelli
Monastero di osservanza benedettina, S. Maria di Pulsano venne fondato nel 1129 da Giovanni da Matera, che lo resse sino alla sua morte (1139). Le vicende relative agli [...] , vissuti durante il regno di Guglielmo II, lascia Friderici secundi, II, 1, p. 478.
Regesta Imperii, V, 1-3, Die Regesten des Kaiserreiches […], a cura di 1994, pp. 373-395.
G. Vitolo, 'Vecchio' e 'nuovo' monachesimo nel regno svevo di Sicilia ...
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BURALLI, Giovanni (fra' Giovanni da Parma), beato
Alfanso Maierù
Nacque a Parma intorno al 1208 da Alberto e da Antonia Bertani. Fu allevato da uno zio paterno, sacerdote e rettore dell'ospedale di [...] il B. avrebbe rappresentato Crescenzio da Iesi, troppo vecchioGuglielmo di Saint-Amour, attaccarono risolutamente l'Introductorius e il gioachimismo, e insieme i due Ordini. Il Parmensis,Ragusi mense septembri 1250,ibid., V (1912), pp. 776 s.; Gratien ...
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plorare
v. intr. e tr. [dal lat. plorare] (io plòro, ecc.), poet. – 1. intr. (aus. avere) Piangere, lamentarsi: amorose vespe Mi pungon sì che ’nfin qua il sento e ploro (Petrarca); Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti (Manzoni)....
giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...