GUGLIELMO d'Altavilla, duca di Puglia
Hubert Houben
Nato intorno al 1096, era figlio di Ruggero Borsa, duca di Puglia dal 1085 al 1111, succeduto al padre Roberto il Guiscardo della famiglia normanna [...] sugli ultimi anni di Guglielmo. Nel 1123 emanò buono con tutti, amatissimo dai suoi uomini, molto impegnato a favore della Chiesa e dei suoi ministri. Precedentemente però il cronista non aveva tralasciato di sottolineare che il duca proprio per il ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] ; l’anno dopo abdicò.
Gugliemo II, dopo aver in buona parte risanato le finanze statali, concesse nel 1848 una nuova Costituzione che istituiva il sistema rappresentativo. Il lungo regno di Guglielmo III (1849-90) fu caratterizzato dal progressivo ...
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Stato dell’Europa occidentale, uno dei più piccoli del continente; confina a N e a O con il Belgio, a E con la Germania, a S con la Francia.
Nel territorio dello Stato si distinguono due diverse regioni [...] futuro del L.: Elisabetta cedette i suoi diritti a Filippo ilBuono, duca di Borgogna, al quale nel 1451 gli Stati del ed elevato a granducato dal congresso di Vienna a favore di Guglielmo I re dei Paesi Bassi. Nel 1830 partecipò alla rivoluzione ...
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Famiglia normanna, di piccoli feudatari di Hauteville-le-Guichard (od. dipartimento della Manica), il cui primo personaggio è un Tancredi (sec. 10º-11º). I figli di lui, valorosi, avidi e senza scrupoli, [...] tale dall'antipapa Anacleto II nel 1130, riconfermato da papa Innocenzo II nel 1139). A Ruggero II successero Guglielmo I il Malo, Guglielmo II ilBuono e, morto questi (1189) senza eredi, Tancredi, che combatté contro Enrico VI di Svevia, marito di ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] , sulle imprese di Carlo e dei suoi paladini; narbonese o di Guglielmo d’Orange (inizio 12° sec. - inizio 13°), sulle lotte del .
Dal 14° sec. il realismo comincia a manifestarsi con i primi ritratti (Giovanni ilBuono, Louvre; statue e ritratti ...
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Figlia (Quesnoy 1401 - Teilingen, presso Leida, 1436) del duca Guglielmo VI, cui successe nel 1417. La successione le fu contestata dallo zio Giovanni di Baviera, vescovo di Liegi, con la scusa che G. [...] cercò di recuperare le sue terre, ma l'intervento di un esercito inglese nel Hainaut determinò l'opposizione di Filippo ilBuono, duca di Borgogna. G., tradita dal marito, fu dapprima imprigionata da Filippo, ma poi riuscì a fuggire in Olanda, dove ...
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Figlio (n. 933 - m. Fécamp 996) di Guglielmo Lungaspada; successo al padre (943), poté respingere il re Luigi IV d'Oltremare, che voleva riunire il ducato alla corona di Francia, col soccorso del re danese [...] , l'avversario di Luigi IV, e sorella del futuro re Ugo Capeto. Gli successe il figlio Riccardo II detto ilBuono (m. Fécamp 1027), che, vittorioso contro gli Anglosassoni e alleato dei re di Svezia e Danimarca, portò lo stato normanno all'apogeo ...
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Figlia (sec. 12º) di García V Ramírez re di Navarra, sposò il futuro re di Sicilia Guglielmo I il Malo, del quale fu poi influente collaboratrice, ostile ai feudatarî. La sua reggenza (1166-71) per il [...] figlio Guglielmo II ilBuono fu occasione per diversi tentativi di congiure. Il favore accordato agli stranieri, in special modo a Stefano di Perche, nominato arcivescovo di Palermo, suscitò in particolare una forte reazione. Infine dovette cedere il ...
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Figlia (n. 1165 - m. Rouen 1199) di Enrico II re d'Inghilterra, sposò nel 1177 Guglielmo II ilBuono, ultimo re normanno della Sicilia. Non avendo figli, erede fu Costanza, zia di Guglielmo. Morto questo [...] (1189), fu imprigionata da Tancredi di Lecce e poi liberata per intervento del fratello Riccardo Cuor di Leone ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] la Summa theologica e il De regimine principum. In questo periodo strinse amicizia con Guglielmo di Moerbeke (v.), atto; la quarta via è dalla gradualità delle perfezioni (bene, buono, ecc.): questa gradualità presuppone un valore assoluto di cui i ...
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buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. ◆ Terzo piano dell’ospedale Cardarelli,...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...