Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] aveva depositato dei libri di devozione.
Anche Guglielmo Querini, il patrizio mercante che abbiamo già incontrato nell' non si saranno discostati di molto), altri potevano ottenerne di buone o ottime. Per chi preparava i caratteri si arrivava a 5 ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] i principi protestanti tedeschi, guidati da Maurizio di Sassonia e Guglielmo d'Assia, ansiosi di rifarsi della sconfitta subita a Muehlberg Amsterdam: il prevalere nel senato di senatori della parte cosiddetta dei "giovani" e ilbuon esito della ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] in cui le leggi sono il Principe, in cui opera la vera politia e non è politicum ciò che non è buono (26).
Le coppie di alti Civico di Padova", 51, 1962, pp. 25-56; Guglielmo De Angelis D'Ossat, Venezia e l'architettura del primo rinascimento ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] impresa: tra di essi spiccavano l’ammiraglio Guglielmo Pepe e il colonnello Enrico Armando, comandante del presidio ad inquadrare quella interna. Dopo il ’22 il P.N.F. sembrava in apparenza godere buona salute. Il numero degli iscritti, dopo ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] viene affidata, si badi, ad un ῾tecnico', il proto alle acque Guglielmo de Grandi. Il leitmotiv del cui testo, rimesso sin dal 12 di giudizio, mentre si fa credito allo scrittore di una buona diligenza e di una certa disposizione a informare, e ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] e nell'Attica, dove era disponibile il pòros, pietra calcarea di buona qualità, si è cercato di realizzare (con bibl. prec.); F. Buranelli, Gli scavi a Vulci della Società Guglielmo Campanari-Governo Pontificio (1835-1837), Roma 1991, pp. 240-248; A. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] della vita intellettuale italiana in Europa. Il Muratori (Le riflessioni sopra ilbuon gusto nelle scienze e nelle arti, la storia antica, in cui, soprattutto con il Pais, con Gaetano De Sanctis, con Guglielmo Ferrero, e in qualche altro caso, una ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] Tauride, e nella Rachele, ma qui non fermandosi l'impatienza et ilbuon gusto di quel letterato Signore, egli m'incoraggi per sino a decimosettimo, I-VII, a cura di Nicolò Barozzi - Guglielmo Berchet, Venezia 1856-1877: IV, Inghilterra, pp. 291 ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] Tauride, e nella Rachele, ma qui non fermandosi l’impatienza et ilbuon gusto di quel letterato Signore, egli m’incoraggi per sino a dare decimosettimo, I-VII, a cura di Nicolò Barozzi - Guglielmo Berchet, Venezia 1856-1877: IV, Inghilterra, pp. 291 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] modernisti», ossia le dottrine di Giovanni Duns Scoto e di Guglielmo di Ockham, rimaste sostanzialmente estranee al suo pensiero.[85] a Lipsia (Weigel) nel 1854; del Todeschini loda il «buon senso critico non comune» e ricorda le osservazioni all' ...
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buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. ◆ Terzo piano dell’ospedale Cardarelli,...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...