Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] , quando Ruggero II rivendicò il ducato di Puglia come eredità di suo nipote ‒ il duca Guglielmo era deceduto senza di Telese, Ystoria Rogerii regis Sicilie Calabrie atque Apuliae, a cura di L. de Nava, Roma 1991.
G. Lenzi, Il castello di Melfi ...
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ALTAVILLA, Unfredo d'
Raoul Manselli
Detto anche Abelardo, figlio di Tancredi e della sua prima moglie Muriella, venne in Italia con i suoi due fratelli Guglielmo Bracciodiferro e Drogone, inserendosi [...] Guglielmo e Drogone. Se invece accettiamo la testimonianza di Goffredo Malaterra e di Italic. Script., II ediz, V, 1, a cura di E. Pontieri F. Chalandon, Ristoire de la domination normande en Italie et en Sicile, I, Paris 1907, pp. 81 s., 91, 106, 111 ...
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Storico (Napoli 1908 - Roma 1981). Formatosi alla scuola di M. Schipa, subì fortemente l'influsso crociano, mentre il contatto con G. Volpe accentuò in lui l'interesse per la storia diplomatica. Professore [...] studî ben distinti: quello meridionalistico con Guglielmo Pepe (1938); Ferdinando II (1947); Il Mezzogiorno nel Risorgimento (1952); Ricerche su Alfonso d'Aragona (1962); La Sicilia nell'età dei Martini (1963); I Borboni di Napoli (1970); e l'altro ...
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Nobile famiglia discendente, attraverso Guglielmo del Vasto, marchese di Busca, dagli Aleramici. Manfredi I il Vecchio (seconda metà sec. 12º), che si dilettava di poetare in provenzale, combatté senza [...] fortuna contro Asti; suo figlio Manfredi II salì ai più alti onori alla corte di Federico II, che si era innamorato di sua nipote, Bianca (v.). Con lui le fortune della famiglia passarono in Sicilia e raggiunsero il massimo splendore con Manfredi, ...
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Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] est de feudo romane ecclesie. Sic et tota Sicilia prout in archivis romanae ecclesiae continetur, et argumentum Crisi di poteri e politologia in crisi. Da Sinibaldo Fieshi a Guglielmo d’Ockham, Bologna 1988, pp. 119-144. Sui rapporti fra Federico II e ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] con Roma. Addirittura, fu proprio dalla Sicilia ‘greca’ che tra la fine del con Guglielmo da Vercelli, fondatore del cenobio benedettino di Montevergine; Italia del Cinquecento, in Storia dell’Italia religiosa, cit., II, p. 105.
43 Ibidem, pp. 123-124. ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] di Chanforan (Alta Valle d’Angrogna), era stata preparata da una prima missione esplorativa del 1526 presso Guglielmo cristiano di Riesi (Sicilia), iniziato 9 A. Armand-Hugon, Storia dei valdesi, II, Dall’adesione alla Riforma all’Emancipazione (1532 ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] d’incoraggiamento di agricoltura, arti e manifatture per la Sicilia (presidente Emerico Amari) col compito di promuovere lo Giorgi, Guglielmo Mengarini, Vito Volterra) che furono allevate dalle altre istituzioni formative e di ricerca postunitarie ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] et Roberti ducis fratris eius), diGuglielmo Apulo (Gesta Roberti Wiscardi) si musulmani in Sicilia. Carattere dinastico/epico che si muta in s. di palazzo, di S. Germano, che riferiscono le vicende di Federico II e di Manfredi, come per Bartolomeo di ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Sicilie, lo Stato pontificio), all’interno di un’evoluzione storica in corso che andava verso il superamento di la numerazione sabauda (Vittorio Emanuele II) anziché iniziarla nuovamente da i toscani con Ricasoli, Guglielmo Cambray-Digny e Ubaldino ...
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apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...