BONAMICO (Buonamico)
Isa Belli Barsali
Il nome di questo scultore ci è attestato solo da due iscrizioni: una ("opus qued videtis Bonusamicus fecit pro eo orate") è la firma sulla lastra votiva, proveniente [...] (Siena) e viene così a convalidare come opera di B. i quattordici capitelli figurati della pieve stessa (alcuni con teste angolari di ambiente pisano di Guglielmo, da cui sarebbe uscito tra il 1150 e il 1160. Di Guglielmo resta infatti traccia nelle ...
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AMADEI, Amadio, detto Amadio da Milano
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Figlio di Antonio di Castronago nel Milanese, lavorò molto come medaglista e orefice per la corte estense tra il 1437 e il 1482; era già morto nel 1484 (il [...] Pietro); II, p. 161 (per Amadio); I. Friedlaender, Die italienischen Schaumünzen des funfzehnten Jahrhunderts,in Jahrbuch der Konigl. Preussischen Kunstsammlungen, II (1885), p.24; A. Venturi, Guglielmo del Magro, miniatore, minia per Cecilia Gonzaga ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] lavorava da solo dal 1879 e ne loda la tecnica. Come il padre e i fratelli si ispiravano a modelli antichi per l'oreficeria, Guglielmo vi si ispirava per la ceramica e ripeteva modelli di pezzi preziosi in collezioni private e musei. A detta ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] laterali su tela con storie di s. Agostino e s. Guglielmo. Nella volta il L. realizzò la prima cupola barocca a loro palazzi negli ultimi anni del lustro 1620-25, furono i Lancellotti e i Costaguti. In entrambi i casi il L. lavorò con A. Tassi, il ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] il duomo pisano: quello ormai inadeguato di Guglielmo sarebbe stato rimosso e poi donato al duomo 69-95; R.P. Novello, Il pergamo di G. P., in Il duomo di Pisa, I, Modena 1995, pp. 225-262; V. Ascani, Il Trecento disegnato. Le basi progettuali dell' ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] 1822, in occasione dell'arrivo a Roma del re di Prussia, Federico Guglielmo III, ci fu un'altra mostra di artisti tedeschi a Roma alla , fra gli altri, il pittore K. Begas e F. Schinkel con i quali, oltre che con H. Hess, egli si ritrovò in un nuovo ...
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PALIZZI, Filippo
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Filippo. – Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 16 giugno 1818. La famiglia, di estrazione borghese, era formata dal padre Antonio, «prima avvocato [...]
Nel 1901 il nipote fotografo Giuseppe De Guglielmo vendette al Municipio di Vasto, e dunque , Cenno sull’Esposizione di belle arti aperta nel R. Museo borbonico nel 30 maggio 1839. I, in L’Omnibus, VII (1839), 25-26, p. 27; Id., Sull’Esposizione… ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] infine, il L. entrò in rapporto con quel Guglielmo Huysmann che gli dedicò un carme latino, poi pubblicato pp. 21-30; M.T. Fiorio, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, I, pp. 79-81; F. Moro, ibid., II, p. 750; F. Porzio, in Pinacoteca ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] a Bruxelles nella collezione dell'arciduca Leopoldo Guglielmo d'Austria, ma già con attribuzione in Storia della Sicilia, V,Napoli 1979, pp. 274-333; Id., Problemi antonelliani. I rapporti con la pittura fiamminga, in Storia dell'arte, 1980, n. 1, pp ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] colonna del duomo, affidatagli da Cristoforo di Guglielmo Ronchi (Baracchi Giovannardi, 1987). La morte sopraggiunse 1944, p. 143; A. Santangelo, Museo di palazzo Venezia. Catalogo, I, I dipinti, Roma 1948, p. 38; G. Zucchini, Due funerali del 1410 ...
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guglielmita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente alla setta dei guglielmiti (sec. 13°-14°), seguaci di una Guglielma o Guglielmina Boema, che si diceva di stirpe regia, considerata come l’iniziatrice di una nuova era religiosa,...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....