Arte di comporre azioni danzate in armonia con la musica. Al significato odierno di c. si giunse solo nel Settecento, quando si diffuse la figura del coreografo, annotatore e insieme compositore di danza.
Precedentemente [...] la notazione della danza. Questa, già nel 15° sec., con i trattatisti (Domenico da Piacenza o da Ferrara, Antonio Cornazzano, GuglielmoEbreodaPesaro), era una pratica primaria per poter trasmettere la danza attraverso il tempo, evitando la ...
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Il termine (che nasce in Italia con l'Algarotti, ma è già in uso in Francia dal 1740) fu usato nel senso sostanzialmente esatto ma etimologicamente improprio di "concezione" e d'"invenzione" della danza. Questo fu sempre, ed è, infatti, la c.: da un lato il momento creativo di un'arte - la danza - che ... ...
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L'arte di comporre i balli, descrivendone, e fissando con segni convenzionali, la distribuzione delle figure, i movimenti dei primi ballerini e delle masse, armonizzandoli con la musica e con la scenografia, e anche, ma eccezionalmente, con la recitazione.
Presso i Greci non sappiamo se esistesse una ... ...
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