MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] S. Simpliciano, ivi, 10, 1945-1946, pp. 5-35; A. Calderini, G. Chierici, C. Cecchelli, La basilica di S. Lorenzo Maggiore in al disegno accurato e insistito della lunetta della tomba di Guglielmo de' Cottis sono stati rintracciati anche in un codice ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] centro di un ampio giardino, la Zisa venne eretta da Guglielmo I, come recita l'iscrizione in caratteri arabi sull'arco Walter Schlesinger, Köln-Wien 1974, pp. 400-419; C. Calderini, Il palazzo di Liutprando a Corteolona, Contributi dell'Istituto di ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] . è il chiostro di S. Francesco, opera di Guglielmo da Frissone di Campione, datata 1393, rettangolare, fra file alla luce di recentissime osservazioni, in Studi in onore di Aristide Calderini e Roberto Paribeni, III, Milano 1956, pp. 799-817; ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] a Ugo di San Vittore (1096 ca.-1141), a Guglielmo Durando, vescovo di Mende (1285-1296), il t. basilica monastica di S. Calocero di Civate, in Studi in onore di Aristide Calderini e Roberto Paribeni, III, Milano 1956, pp. 825-837; F.W. Deichmann ...
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VELA, Vincenzo
Alfonso De Romanis
Scultore, nato a Ligornetto (Ticino) il 3 maggio 1822, ivi morto il 4 ottobre 1891. Studiò sotto la guida di B. Cacciatori, e sì trovò in una cerchia di scultori milanesi [...] qualche letteraria gonfiezza. Meglio che nello Spartaco e nel Guglielmo Tell di Lugano, anch'esso di spirito teatrale, Alberto Ligornetto, Berna 1901; R. Manzoni, V. V., Milano 1908; Calderini, V. V., Torino 1920; S. Vigezzi, La scultura italiana ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] messa da parte, come nel caso invece del cardinale Guglielmo Fieschi, inumato nel 1256 in un sarcofago nuziale. Talvolta Milano rilavorate in epoche posteriori, in Studi in onore di Aristide Calderini e Roberto Paribeni, III, Milano 1956, pp. 649-656 ...
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JACOVACCI, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Giovanni e Caterina Jacovacci, nacque a Roma il 30 genn. 1838. Rimasto orfano a cinque anni (De Gubernatis), compì gli studi al Collegio Romano e, successivamente, [...] des beaux-arts, 1° sett. 1878, p. 406; M. Calderini, L'Esposizione annua di belle arti a Torino, in L'Illustrazione italiana italiana, Roma 1909, pp. 198 s.; Mostra delle opere lasciate da Guglielmo De Sanctis (catal.), Roma 1949, p. 10; M.M. ...
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GUASTALLA, Giuseppe
Stefano Grandesso
Nacque a Firenze il 2 luglio 1867 da Claudio e Benedetta Todros in una famiglia di origine piemontese che si sarebbe trasferita a Roma nel 1870, all'indomani dell'annessione [...] del Comitato esecutivo delle belle arti - con Ferrari, Calderini, Giulio Aristide Sartorio, Duilio Cambellotti - e, furono i busti collocati sul Pincio di Cesare Battisti e Guglielmo Oberdan, e alcuni monumenti ai caduti per paesi dell'Italia ...
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