Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , Ghinazano, Guglielmo, ne li di plurali di valore singolativo in -i: i braccidi materia e in genere tutto ciò che non è numerabile (➔ neutro). Dunque in quest’area si distingue lu cane da lo pane, lu férru «il ferro (arnese)» da lo fèrro «il ferro ...
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MONETA, Ernesto Teodoro
Fulvio Conti
– Terzogenito di tredici figli, nacque a Milano il 20 sett. 1833 da Carlo Aurelio e da Giuseppina Muzio. Battezzato nella parrocchia di S. Ambrogio con i nomi di [...] di sottotenente, che rifiutò. Uno dei suoi fratelli, Giovanni, fu ferito, subì l’amputazione di un bracciodi un nuovo giornale, Il Secolo, di proprietà dell’editore Edoardo Sonzogno, che fu diretto inizialmente da E. FerroGuglielmo. L’utopia di ...
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BAYEUX
C.R. Dodwell
(lat. Augustodurum, Civitas Baiocassium)
Città della Francia settentrionale, in Normandia (dip. Calvados), sede vescovile, B. è situata sulla riva del fiume Aure, nella pianura del [...] galleria lungo il perimetro di ciascun braccio, come nell'abbaziale di Notre-Dame a in ferro battuto, un cofanetto eburneo islamico (sec. 12°-13°), la pianeta c.d. di s diGuglielmo, pronto a giurare di sostenerlo. Si passa quindi al ritorno di ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] ombra che non si dileguò mai più. Gittatasi ora in braccio alle potenze conservatrici e retrograde, difesa dalla plebe e appoggiatasi di essa, il generale Guglielmo Pepe, comandante della terza divisione di stanza nelle provincie di Avellino e di ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] di santi, della cappella di Santa Caterina o del Crocefisso, quelle della cappella di S. Ludovico, del braccio i nomi di maestri: di Francesco Del Cossa, del Francia.
A Roma, al tempo di Giulio II fu giustamente celebre Guglielmodi Marcillat (v ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] di più ampia e completa compilazione.
Itinerario Malmesburiense, contenuto nei Gesta regum Anglorum diGuglielmodi sorgeva un edificio di cui restano tre braccidi un criptoportico, che colonne. Un'abside a ferrodi cavallo, più elevata della navata ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] , I diarii, XLIII, a cura di Federico Stefani - Guglielmo Berchet - Nicolò Barozzi, Venezia 1895, della stirpe del ferro e il nuovo avvento di quella dell'oro. gradini, delle teste di toro alla spalliera, due bracci, uno di qua e uno di là, ai lati ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] braccio lungo della Compagnia di Gesù Canal Grande a San Moisè, in AA.VV., Palazzo Ferro Fini. La storia, l'architettura, il restauro, di Giacobo Robusti detto il Tintoretto [...], Venezia 1642: stampatore è Guglielmo Oddoni.
168. Id., Vita di ...
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La conquista della Terraferma
Michael E. Mallett
Le origini dello Stato di Terraferma
Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Per l'impresa [...] accompagnato da Guglielmo della Scala, e il 22 maggio, morto Guglielmo, lui di Padova che i Veneziani accettarono, non quella del suo signore, che fu messo ai ferri (23).
Il destino di suo fratello Carlo dalle grinfie diBraccio da Montone, non fu ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] che ferro fosse (If VIII 76-78); con quel piglio: e diedimi di piglio di Cecco; e si aggiunga che rena è registrato soltanto, non in r., in una canzone attribuita al fiorentino Guglielmobraccio), per poi essere reperibile, oltre che nel luogo detto di ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...