DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] Mosca (politeama Margherita di Genova, 11 maggio successivo, parte di Guglielmo Rossi), una garbata satira della poesia ermetica, e la ripresa di anno) il D. incorse in un clamoroso insuccesso commerciale: ricavata dal suo racconto Totò ilbuono, ...
Leggi Tutto
Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con Sciuscià (1948), Ladri di biciclette (1950) e Il giardino dei Finzi Contini (1972).
Vita e opere
Dopo ... ...
Leggi Tutto
Nicoletta Ballati
La realtà vista con occhi diversi
Tra gli attori più amati del cinema italiano, Vittorio De Sica come regista realizzò film ammirati in tutto il mondo. Dotato di grande sensibilità, volle raccontare storie di vita quotidiana ambientate nella difficile realtà dell'Italia dopo la fine ... ...
Leggi Tutto
De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore del cinema italiano fu anche interprete di spiccata personalità e presenza scenica. Dotato di ... ...
Leggi Tutto
Regista e attore, morto a Parigi il 14 novembre 1974. Dopo le sue prime affermazioni nell'immediato dopoguerra nell'ambito di quella corrente neorealista di cui fu con R. Rossellini uno dei principali esponenti - Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948) - approda a film anche più meditati e maturi, ... ...
Leggi Tutto
Regista e attore, nato a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1902. Esordì nella rivista, ma passò presto al teatro di prosa, alternandolo, dopo il 1932, con il cinematografo, dove creò il tipo del provinciale un po' goffo, un po' timido, pieno di generosità e di cuore. Dopo i primi film con M. Camerini passò ... ...
Leggi Tutto
DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] Guglielmo Spadafora, studioso di antichità, nominato conservatore all'Archivio di Napoli nel 1536. Il D. era il , operato scegliendo "il bello e ilbuono / de l'una e l'altra". Cancellata di colpo la sperimentazione guariniana, il D. si collega ...
Leggi Tutto
Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] ... Ma io credo di aver avuto le mie buone ragioni di averla cercata soprattutto nella borghesia dove essa il cui protagonista, Guglielmo Speranza - già il nome è indicativo - non vuole essere un tipo, un carattere individuabile, bensì "il ...
Leggi Tutto
CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] , nel 1583 recitò a Mantova per il duca Guglielmo Gonzaga. Quell'"accidente" (come il C. scriverà in una lettera del ormai vecchio e di buon senso. È legata a questo episodio la supplica con cui, nel giugno 1600, il C. chiede al governatore ...
Leggi Tutto
buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. ◆ Terzo piano dell’ospedale Cardarelli,...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...