MUNIZIONI
Carlo MANGANONI
Carlo BERGAMINI
Carlo MANGANONI
. Il termine indicava, in passato, tutte le armi offensive e difensive, gli attrezzi, gli strumenti e il materiale bellico in genere (con [...] , e anche recipienti con materie incendiarie.
Furono in tal modo impiegate dall'Inghilterra per la prima volta durante le guerre della rivoluzione e napoleoniche. Si ebbero razzi a granata, che portavano granate di 3-4 kg. a 3-4 km. di distanza; in ...
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LOGISTICA
Francesco FOSCHINI
Ugo FISCHETTI
Romeo BERNOTTI
. È quel ramo dell'arte militare che provvede in guerra a muovere l'esercito, in relazione alle esigenze delle operazioni, e a rifornirlo [...] in cui l'esercito combatteva, portò a grande perfezione la logistica, riuscendo così a condurre guerre vittoriose e rapide anche in lontani paesi. Ai progressi dell'epoca napoleonica seguì un lungo periodo di sosta; ma le grandi vittorie del'66 e del ...
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TRAUMATOLOGIA (dal gr. τραῦμα "ferita" e λόγος "studio")
Enrico Ettorre
Disciplina che s'occupa dello studio e della cura delle lesioni violente (v. lussazione; frattura; emorragia; ferita; shock).
Nel [...] dappertutto grandi progressi l'assistenza ai traumatizzati di guerra: Giovanni Alessandro Brambilla da Pavia creò l'accademia di medicina militare di Vienna, e all'assistenza delle armate napoleoniche provvidero dapprima Pietro Desault e in seguito ...
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NEUTRALITÀ
Andrea Rapisardi Mirabelli
. È la condizione giuridica di quegli stati che intendono rimanere estranei in una guerra fra altri, cioè non partecipare né per l'uno né per l'altro dei contendenti. [...] i cosiddetti blocchi sulla carta, o fittizî, fra l'Inghilterra e la Francia, durante le guerre della rivoluzione e quelle napoleoniche). Le marine mercantili neutrali devono astenersi dall'accedere al luogo bloccato, la violazione di tale divieto ...
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FOCH, Ferdinand
Adriano Alberti
Maresciallo di Francia, nato a Tarbes il 2 ottobre 1851, morto a Parigi il 20 marzo 1929. Sottotenente di artiglieria nel 1873; da ufficiale superiore insegnò tattica [...] campagne del 1866 e del 1870 (si vedano le sue opere Des principes de la guerre, Parigi 1903; De la conduite de la guerre, Parigi 1904; Eloge de Napoléon, Parigi 1921).
In guerra, col XX corpo d'armata il F. prese parte all'offensiva della II armata ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] secolo scorso in seguito alle soppressioni napoleoniche e alla trasformazione della chiesa in caserma .V., Senato, Terra, filza 506; Antonio Niero, Una chiesa votiva della guerra di Candia: Santa Maria del Pianto, in Venezia e la difesa del Levante ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] pp. 269-305, e Id., Religione e società dalle riforme napoleoniche all'età liberale. Clero, sinodi e laicato cattolico in Italia del patriarca Piazza, in La Chiesa di Venezia dalla seconda guerra mondiale al Concilio, a cura di Id., Venezia 1997, ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] del giorno in Italia dalla Francia rivoluzionaria e napoleonica.
A quell’appuntamento la Chiesa si presentò come caso italiano da quelli iberici dei secoli precedenti e dalle coeve guerre di religione in Francia o nei Paesi Bassi per non parlare ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] delle rivoluzioni atlantiche e delle imprese napoleoniche ma aveva avuto anche una complessa Il seme della pace. La cultura cattolica e il nazional-imperialismo tra le due guerre, Roma 1987; P. Bresso, La Chiesa e la politica estera del fascismo, ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] fra il 1796 e il 1799, all’ombra delle armate napoleoniche, nacque e fece adepti una nuova religione che si vi siete voi impegnato in un ministero che v’impone di stare in guerra con le passioni del secolo? Ma come, vi dirò piuttosto, come non ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
grognard
‹ġron’àar› agg. e s. m., fr. [der. di grogner «brontolare», affine all’ital. grugno]. – Brontolone (vieux grognards «vecchi brontoloni» era epiteto scherzoso dato ai veterani delle guerre napoleoniche).