Spedizioni militari guidate dall'imperatore Traiano (97-117) contro la Dacia, che venne ridotta a provincia romana. La prima g.d. (101-102) vide l'imperatore varcare il Danubio ed espugnare dopo due anni la capitale nemica, Sarmizegetusa. La pace fu molto fragile a causa di confini mal definiti, fonte di continui attriti con il re Decebalo, tanto da portare allo scoppio della seconda g.d. (105-06). ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] , col suo re Decebalo. Negli anni 101-102 e 105-106 ebbero così luogo, sotto la sua personale direzione, le guerredaciche, al termine delle quali l'intera regione era ordinata a provincia romana. Di questa T. si preoccupò subito, ordinando grandi ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] più autonoma originalità: nel fregio della colonna eretta in onore dell’imperatore per commemorare le quattro campagne delle due guerredaciche, in un rilievo basso, lungo 200 m, si snoda la cronaca dettagliata delle battaglie in una forma nuovissima ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] nell’impero, che si estende con la conquista della Britannia (dal 43; Traiano porterà il confine oltre il Danubio con le guerredaciche del 101-06).
54-68: prime persecuzioni contro i cristiani, la cui presenza è attestata a Roma dagli anni Quaranta ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] Adriano Afro, cugino di Traiano, del quale godette sempre il favore, rivestendo alte cariche e partecipando alle guerredaciche. La successione al trono diede però luogo a discussioni, poiché Traiano aveva provveduto solo negli ultimi suoi giorni ...
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Capotribù mauro (m. 118 d. C.), entrò al servizio di Domiziano e fu ammesso da questo all'ordine equestre; in seguito divenne generale di Traiano; si segnalò nelle guerredaciche e in quelle partiche; [...] represse l'insurrezione giudaica in Mesopotamia e poi, come governatore, in Giudea. Fu fatto uccidere da Adriano, perché considerato colpevole di aver preso parte alla congiura di Avidio Nigrino contro ...
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Console (suffectus nel 97 o 98, ordinario nel 102 e 107 d. C.); legato di Traiano nelle guerredaciche, ottenne gli ornamenti trionfali; procurò ad Adriano l'amicizia di Traiano; fece costruire sull'Aventino [...] le terme che portavano il suo nome (Thermae Suranae). È raffigurato nella colonna Traiana, alla destra dell'imperatore ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] raffigurati nel fregio a metope (forse rievocazione di una battaglia decisiva avvenuta sul posto, più che delle guerredaciche nel loro complesso).
Grande sensazione hanno suscitato le belle pitture parietali, perfettamente conservate, di una tomba a ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] Il richiamo quindi sembra essere all’altro importante modello di Costantino, Traiano, sulle cui monete nel corso delle guerredaciche era in effetti stato raffigurato il Danubio personificato. Nel medesimo anno, la costruzione della fortezza di Dafne ...
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dacico
dàcico agg. [dal lat. Dacĭcus] (pl. m. -ci). – Dell’antica Dacia, dei Daci (v. daco1): le popolazioni d.; le guerre, le campagne d., contro i Daci.