Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] giornale New England Courant con articoli di satira politico-sociale, che nel 1722 ne provocavano la soppressione ad opera delle autorità coloniali alla modernizzazione di Filadelfia. Così, quando la guerra franco-inglese apparve imminente (1754), F. ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] dei conflitti fra le comunità cristiana e musulmana, sfociati nella guerra civile degli anni 1975-90. La città, di fatto israeliano del 1982) e vide sconvolto il tessuto urbanistico, sociale ed economico della città. Al termine delle ostilità, era ...
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rivoluzióni russe Rivoluzioni del 1905 e del 1917, intese come fasi distinte di un unico processo che mutò radicalmente l'assetto politico della Russia e abbatté il regime zarista.
Dal 1905 al 1917
La [...] tal modo la loro influenza sulle masse.
L'ottobre rosso e la guerra civile
Il 24-25 ott. 1917 (6-7 nov.) Kerenskij fu maggioranza da socialrivoluzionari di destra e da altri gruppi socialisti di opposizione. La pressione militare tedesca, lo ...
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(fiamm. Mechelen) Città del Belgio settentrionale (80.000 ab. nel 2008), nella provincia di Anversa, sul fiume Dyle, 20 km a NE di Bruxelles. Già famosa per l’industria dei merletti e nastri, è ora sede [...] M. rimase città aperta. Fu bombardata durante la Prima guerra mondiale.
La storica importanza di M. è testimoniata dai nel 1924-26 e pubblicato nel 1927 dall’Unione internazionale di studi sociali, fondata a M. nel 1920 e diretta da D. Mercier e ...
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Poeta, autore drammatico e pittore russo (Bagdadi, Georgia, 1893 - Mosca 1930). Grande innovatore, esercitò enorme influenza sui movimenti artistici russi d'avanguardia. Militante nel partito bolscevico, [...] calzoni", 1915), in cui il motivo d'amore e quello sociale s'intrecciano in una trama iperbolica, esasperata. Gli stessi accenti pozvonočnik ("Il flauto di vertebre", 1915), Vojna i mir ("La guerra e l'universo", 1917), Čelovek ("L'uomo", 1916-17). ...
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Nome con il quale si indicano collettivamente i due trattati che nel 1648 posero fine alla guerra dei Trent'anni, negoziati (a partire dal 1644) rispettivamente tra Impero, Svezia e nazioni protestanti [...] Confederazione svizzera dall'Impero; ratificò la fine delle guerre di religione in Europa, allargando l'ambito della libertà e Corona imperiale, indebolì il sistema politico-sociale del Sacro romano impero, imperniato sulla preponderanza asburgica ...
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Nella Grecia antica, il governo degli ἄριστοι, i «migliori» per eccellenza di nascita e per privilegio di ricchezza. Potente già nel periodo monarchico, in cui affiancò il sovrano distinguendosi per l’ἀρετή, [...] del 6° sec., la trasformazione della tattica di guerra da individuale a oplitica mutò gli antichi rapporti a favore a favore della borghesia. Dopo il 1789 la cessazione dei privilegi sociali dell’a. porta al suo rinnovamento e imborghesimento.
A. ...
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(fr. Louvain; fiamm. Leuven) Città del Belgio centrale (92.704 ab. nel 2008), capoluogo della prov. del Brabante Fiammingo, sul fiume Dyle, 22 km a E di Bruxelles. Centro culturale e commerciale circondato [...] fra le città del Brabante, L. fu a capo della guerra da loro intrapresa contro il duca Venceslao, obbligandolo infine (1356 una corrente di pensiero economico-sociale d’ispirazione cattolica che, in opposizione al socialismo e al liberalismo, sostiene ...
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Complesso di rivalità e tensioni che, a partire dal 19° sec. e in concomitanza con la crisi dell'Impero ottomano, coinvolse la Penisola Balcanica, comprendente la Bulgaria, la Grecia, parte della Turchia [...] di conflitto etnico e religioso, di crudeltà contro popolazioni inermi, di instabilità sociale e politica.
Dopo la seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale non mutò sostanzialmente questa percezione di instabilità legata alla Penisola ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] : da lui infatti si aspettava una condotta risolutiva della guerra africana. Egli riuscì a completare il blocco di Cartagine per graccane, anche in considerazione del problema della partecipazione dei soci italici al mondo economico e sociale romano. ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...