Uomo politico pakistano (Lārkāna 1928 - Rawalpindi 1979). Ministro degli Esteri nel governo di Ayub khān (1963-66), nel 1967, abbandonata la Lega musulmana, fondò il Partito del popolo pakistano (PPP). [...] Dopo la guerra con l'India e la secessione del Bangla Desh, sostituì Yaḥyā khān alla presidenza (dic. 1971), avviando una svoltesi in un clima di forte tensione per la crisi economico-sociale del paese, videro la vittoria del suo partito, ma, ...
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(ingl. Black muslims) Movimento religioso e sociale afroamericano orientato in senso anti integrazionista, nazionalista e talora rivoluzionario. Fu fondato nel 1930 da W. Farad, emigrato negli USA dalla [...] rinuncia al cristianesimo. Il movimento si sviluppò per la predicazione di E. Poole (E. Muhammad). Dopo la Seconda guerra mondiale il movimento si è largamente diffuso in conseguenza sia del risveglio nazionalistico delle popolazioni dell’Africa, sia ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] doveva provvedere a regolare gli scambi tra i paesi socialisti sulla base non tanto di apertura commerciale e vantaggi instabili in alcune aree del Sud del mondo, dove la guerra ha continuato a essere uno strumento della politica tra potenze minori ...
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PARLAMENTO
Piero Calandra
Carlo Ghisalberti
(XXVI, p. 368; App. III, II, p. 366; IV, II, p. 737; v. anche camera, App. II, II, p. 488; senato, App. II, II, p. 806)
Il Parlamento in una democrazia repubblicana. [...] come la Svezia) di non grandi dimensioni e con una base sociale piuttosto omogenea. Anche se la situazione generale vede di preferenza assetti di contrapposizione tra partiti, conseguente alla ''guerra fredda'' sul piano internazionale, non favoriva ...
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TOTALITARISMO
Gianfranco Pasquino
La definizione più accreditata di t., che tuttavia proprio per la sua diffusione è stata oggetto di maggiori critiche, si deve a C.J. Friedrich e Z.K. Brzezinski (1956; [...] forte interesse di molti studiosi di origine tedesca), poi della guerra fredda, il concetto di t. non avrebbe solide basi un sistema economico di capitalismo avanzato e in un sistema sociale alquanto moderno. Lo stalinismo, in quanto fase totalitaria ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] adottarono un regime 'di estrema statalizzazione' sia dei mezzi di produzione e di scambio, sia del pensiero. Dal regime di guerra è poi nato direttamente il socialismo in Russia, mentre nell'Europa centrale il fascismo ha reagito all'"anarchia ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] questo nel corso della r. spesso muti.
Rivoluzione sociale, nazionale e internazionale. - Per r. nazionale si può intendere sia l'affrancamento d'un paese o d'un popolo, di solito per mezzo di una guerra o di un'insurrezione armata, da un dominio ...
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SENATO (XXXI, p. 362)
Renato CERCIELLO
Diritto pubblico italiano (p. 368). - La riforma che la legge 19 gennaio 1939, n. 129, introdusse nell'istituto parlamentare con la soppressiom della Camera dei [...] soppressione del Senato vitalizio deliberata dalla stessa "repubblica sociale"), dopo la liberazione di Roma, fu in più al mantenimento del regime fascista e a rendere possibile la guerra, demandandosi la decisione ad una speciale Alta corte di ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] avevano a che fare con il contesto politico-sociale dell'Europa del primo dopoguerra, attingevano però socialismo europeo, poiché, quando i partiti socialisti vennero chiamati ad assumere una posizione chiara di fronte allo scoppio della Prima guerra ...
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MILITARISMO
Gianfranco Pasquino
Il termine indica, secondo A. Vagts (1937), il più autorevole studioso in questa materia, "il dominio del militare sul civile, un'indebita preponderanza delle esigenze [...] e dei suoi valori tutti i settori della società e dell'economia; si nutre della preparazione alla guerra e plasma di conseguenza la vita sociale organizzata. È questo il senso in cui, a partire dagli anni Trenta, alcuni stati contemporanei sono stati ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...