Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] con Ennio Flaiano e Tonino Guerra, uno dei pochi film italiani non è più un furto (1973), con Ugo Tognazzi, dove la colonna sonora dodecafonica di Ennio Morricone ‒ altro collaboratore abituale di P. ‒ e l'abbandono di qualsiasi clima convenzionale ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] uomo di Laramie): se il primo è soltanto una storia convenzionale e ben diretta, il secondo viene giustamente ricordato per la in una storia di guerra su commissione, The heroes of Telemark (1965; Gli eroi di Telemark), e non riuscì a completare A ...
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Coup de torchon
Sandra Marti
(Francia 1981, Colpo di spugna, colore, 128m); regia: Bertrand Tavernier: produzione: Adolphe Viezzi per Les Films de la Tour/Little Bear/Antenne 2; soggetto: dal romanzo [...] suo amante mentre viene dato l'annuncio della dichiarazione di guerra.
Il romanzo da cui è tratto Coup de torchon si chi ci vive e non esce nel primo pomeriggio, contribuiscono a conferire al film un aspetto poco convenzionale.
Un thriller a tempo ...
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Protazanov, Jakov Aleksandrovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 4 febbraio 1881 e morto ivi l'8 agosto 1945. È stato uno dei massimi rappresentanti del [...] il suo stile, spesso definito realismo convenzionale, raggiunse la massima compiutezza. Nel film su un'isola deserta, durante la guerra civile: quando sopraggiunge la nave dei critica, senza la quale non si comprenderebbe adeguatamente lo sviluppo ...
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Lean, David
Emanuela Martini
Regista cinematografico inglese, nato a Croydon il 25 marzo 1908 e morto a Londra il 16 aprile 1991. Avvicinatosi al cinema a diciannove anni, L. esordì nella regia nel [...] senso, ma tutt'altro che convenzionale e freddo: raccontata in flashback anacronistica: la costruzione, durante la Seconda guerra mondiale, di un maestoso ponte in Toole, l'opera è più problematica di quanto non appaia a una prima lettura e in essa ...
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Andrews, Julie
Francesco Costa
Nome d'arte di Julia Elizabeth Wells, attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Walton-on-Thames (Surrey) il 1° ottobre 1935. Ricca di una vivacità travolgente [...] The americanization of Emily (1964; Tempo di guerra, tempo d'amore) di Arthur Hiller, (1966) di George Roy Hill, mentre non fu fortunato neanche il suo incontro con Alfred quel momento soffocati dall'amabilità convenzionale e un poco stereotipata ...
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Raphaelson, Samson
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 30 marzo 1896 e morto ivi il 16 luglio 1983. Oltre ad aver scritto commedie brillanti [...] uomo che ho ucciso), un plumbeo dramma sulla Prima guerra mondiale. Più in linea con lo stile di R . Ambientato in un'Europa convenzionale e quasi teatrale, il 1959 con il titolo But not for me (Ma non per me) diretto da Walter Lang.
Nuovamente a ...
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De Concini, Ennio
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista cinematografico, commediografo e giornalista, nato a Roma il 9 dicembre 1923. Autore versatile e prolifico, ha ideato storie di robusta e articolata [...] di Robert Rossen, War and peace (1955; Guerra e pace) di King Vidor, e Madame di Carlo Campogalliani, al meno epico e più convenzionale Romolo e Remo (1961) di Sergio Corbucci, nera (1968) di Luciano Salce e Amo non amo (1979) di Armenia Balducci. D. ...
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Steinbeck, John (propr. John Ernst)
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Salinas (California) il 27 febbraio 1902 e morto a New York il 20 dicembre 1968. Tra i fondamentali [...] quello ben più convenzionale di A medal for Ben-ny (1945; L'ombra dell'altro) di I. Pichel.Dopo la guerra, al culmine della grande schermo, da Cannery row (1982; Cannery row ‒ Il canarino non si tocca) di David S. Ward, al film televisivo The winter ...
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Ritt, Martin
Daniele Dottorini
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 2 marzo 1920 e morto a Santa Monica (California) l'8 dicembre 1990. R. è stato uno dei maggiori rappresentanti [...] attore. Arruolatosi durante la Seconda guerra mondiale, continuò a occuparsi di racconti giovanili di Hemingway ‒ R. non riuscì a trasporre sullo schermo la di R. nel fondere la narrazione convenzionale con tematiche di impatto sociale prese corpo ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita a un impiegato per contratto anche...