CACCIATORE, Diego
Valerio Castronovo
Originario di Lodi, visse nella prima metà del sec. XVII (non si conosce la data di nascita), e si laureò in legge a Bologna. Si trasferì nel capoluogo lombardo [...] , "efferrati, cupidissimi d'oro, sempre desiderosi di far guerra, che non mantengono ad alcuno la fede, barbari e leggieri, che Di fatto, esse appartengono ad un genere letterario convenzionale, paludato e con infingimenti moralistici, lontano sia ...
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CUMBO, Ettore
Gioacchino Barbera
Figlio di Diego e di Alcmena Borgia, nacque a Messina nel 1833. Romano d'adozione - fin dall'infanzia visse a Roma con la madre (De Gubernatis) -, studiò con ottimi [...] decenni.
Patriota già da adolescente, al C. non fu possibile partecipare alla seconda guerra di indipendenza (1859) a causa di un' pacato e diligente appare congelato in una cifra convenzionale, ricca indubbiamente di gusto decorativo, che incontrò ...
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Steinbeck, John (propr. John Ernst)
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Salinas (California) il 27 febbraio 1902 e morto a New York il 20 dicembre 1968. Tra i fondamentali [...] quello ben più convenzionale di A medal for Ben-ny (1945; L'ombra dell'altro) di I. Pichel.Dopo la guerra, al culmine della grande schermo, da Cannery row (1982; Cannery row ‒ Il canarino non si tocca) di David S. Ward, al film televisivo The winter ...
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GAVUZZI, Stefano Giuseppe Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Torino nel 1709. Conseguita la laurea in giurisprudenza, il 13 maggio 1740 entrò negli uffici pubblici come sostituto avvocato generale. [...] in scena gli infelici amori di Adramiteno, generale dei Romani nella guerra di Cappadocia, con la ninfa Ciborra e le nozze di ripiego giuridica e nella sua applicazione convenzionale quale fu il G. ma non il Malacarne. Mentre è riscontrabile ...
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Ritt, Martin
Daniele Dottorini
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 2 marzo 1920 e morto a Santa Monica (California) l'8 dicembre 1990. R. è stato uno dei maggiori rappresentanti [...] attore. Arruolatosi durante la Seconda guerra mondiale, continuò a occuparsi di racconti giovanili di Hemingway ‒ R. non riuscì a trasporre sullo schermo la di R. nel fondere la narrazione convenzionale con tematiche di impatto sociale prese corpo ...
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Douglas, Melvyn
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Melvyn Edouard Hesselberg, attore teatrale, cinematografico e televisivo statunitense, nato a Macon (Georgia) il 5 aprile 1901, da genitori russo-tedeschi, [...] Ashby, due Oscar come migliore attore non protagonista.
Dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale, D. cominciò a studiare registi che seppero valorizzare in modo tutt'altro che convenzionale le sue doti di commediante. Per quanto istrionici, e ...
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BARILLI, Cecrope
Armando e Carlo Quintavalle
Nacque a Parma il 2 apr. 1839, da Giuseppe e da Amalia Scorticati. Il padre, maestro alle scuole elementari di San Secondo Parmense e poi direttore delle [...] . Scaramuzza, pittore accademizzante e convenzionale, da cui il B., di Madame Klaus.
Scoppiata nel 1870 la guerra francoprussiana, tornò in Italia e si recò seconda metà dell'Ottocento, il B. rivela non solo una più vasta cultura di carattere nazionale ...
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BOMPARD, Luigi
Piero Santi
Nacque a Bologna l'8 sett. 1879, da padre francese, Giulio, e madre italiana, Cesira Oppi. Fu praticamente autodidatta e a questa circostanza si deve, con tutta probabilità, [...] non ricondurre a quella "temperie piccolo borghese".
Già da prima, anzi, come dimostrano i disegni per L'Illustrazione italiana (tra gli altri, quelli del 1909: pp. 369, 401- 457, 521), il B. si era adagiato in una convenzionale prima guerra mondiale ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] forza la figura della protagonista, che riscatta la convenzionalità della trama. Nel prologo il G. fa , p. 664; A. Boselli, Un poemetto poco conosciuto del secolo XVI: "La guerra di Parma" (estratto dalla rivista Per l'arte, XV), Parma 1913; E. Boccia ...
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Froelich, Carl (propr. Carl August Hugo)
Giovanni Spagnoletti
Regista tedesco, nato a Berlino il 5 settembre 1875 e morto ivi il 12 febbraio 1953. Fra i principali pionieri del cinema tedesco, fu legato [...] non priva di enfasi nazionalista, una costante questa di tutta la successiva opera di Froelich. Solo dopo la guerra film ha un potere di convinzione raro, nonostante il suo finale convenzionale" (B. Eisenschitz, Breve storia del cinema tedesco, 2001, ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita a un impiegato per contratto anche...