Seline Trevisanut
Abstract
La definizione di rifugiati viene analizzata attraverso lo studio principalmente della Convenzione di Ginevra relativa dello status dei rifugiati. L’evoluzione storico-normativa [...] regimi comunisti dell’est Europa e dell’Asia. Durante la Guerra fredda, infatti, l’accoglienza di rifugiati in fuga dal uno dei cinque motivi sopra elencati.
Il rifugiato nonconvenzionale
Gli strumenti successivi alla Convenzione di Ginevra del ...
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Televisione: sviluppi tecnologici
Enrico Menduni
Il termine televisione designa la trasmissione circolare, da parte di un soggetto emittente, di immagini in movimento ricevibili dagli apparecchi (televisori) [...] la radio trasmette la voce umana.
Dopo la Prima guerra mondiale nasce un nuovo uso della radio: l’originaria molto bassa, costa poco, ed è molto adatta a una comunicazione nonconvenzionale. La TV a larga banda (IPTV) è invece un servizio televisivo ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] Ann Sheridan in I was a male war bride (1949; Ero uno sposo di guerra) ancora di Hawks, o ne è inseguito, dal momento che è della donna , con l'avvento di attori dalla bellezza 'nonconvenzionale' come Montgomery Clift, Gérard Philipe, James Dean ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] domo Raynaldi de Cintis". Mentre l'accenno alla guerra potrebbe alludere a una campagna militare in pieno considerare questo sistema di segni come naturale e nonconvenzionale, perché le note non devono la loro esistenza a una scelta umana ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] mondi dell'illegalità, come nei confronti di una fenomenologia nonconvenzionale della violenza e degli stili di vita che sul umanistici, emerse solo a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale con Il bandito (1946) di Alberto Lattuada e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il "linguaggio" del politeismo
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spesso, nei dizionari di mitologia, i ritratti degli [...] convenzionalenon solo il termine "politeismo", ma anche quello di "religione", che non ha un equivalente esatto in greco antico: ciò non significa che i Greci non la funzione tecnica, la politica, la guerranon sono il monopolio di singole divinità, ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] infine Minnelli, la figura più significativa del genere. La guerranon frenò il m., ma offrì anzi un particolare spunto inventariati autobiografismo e tradizioni.
Il nuovo corso
La convenzionale linea di demarcazione tra cinema classico e cinema ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] di intensa emergenza bellica contro il nazismo durante la Seconda guerra mondiale (Confessions of a nazi spy, 1939, di Anatole sapienza di un regista di fine scrittura e cultura nonconvenzionale come Joseph L. Mankiewicz si deve invece Five fingers ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] cinema, in Cinema, 10 luglio 1937, p. 23).
E dopo la guerra, nel 1918, il G. trovò finalmente modo di soddisfare le sue elegante e ricercata di C. Montuori, e per l'uso nonconvenzionale del montaggio. Con Maman Poupée (1919), sceneggiato da W. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
“Incubo colmo di cose ignorate, di feti cucinati nel cuore dei sabba”. Nei versi che [...] lo storico Gwyn A. Williams rilegge sotto l’influsso della guerra nel Vietnam.
A questo stesso umore pessimista e cupo attingono anche da una disinvoltura di tratto e da un approccio nonconvenzionale che tende a spingere all’estremo i limiti del ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita a un impiegato per contratto anche...