Stato dell’America Centrale istmica. Confina a E e a N con l’Honduras, a O con il Guatemala, mentre a S si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Il territorio, di forma pressoché rettangolare, è costituito da [...] del governo. Nonostante l’avvento al potere dell’estrema destra avesse inizialmente causato una radicalizzazione dello scontro, nel 1990 la fine della guerra civile in Nicaragua, il mutamento dei rapporti tra Est e Ovest e il rilancio del ruolo dell ...
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Stato dell’America Centrale. Confina con il il Nicaragua (a SE), con il Guatemala (a O), e con El Salvador (a SO) ed è bagnato per 650 km dall’Atlantico (Mar Caribico) e per 95 km dal Pacifico (Golfo di [...] caribica, esposta all’aliseo di NE, attenuate nella fascia pacifica e nell’interno.
I fiumi sono numerosi, i principali che però si sciolse nel 1898.
Dopo la Prima guerra mondiale, in cui l’H. entrò nel 1917 dichiarando guerra alla Germania, si ...
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Regione dell’America Settentrionale, lungo l’Oceano Pacifico; comprende l’omonimo Stato degli USA e l’allungata penisola che appartiene al Messico (➔ Bassa C.): il nome fu attribuito dallo spagnolo F. [...] Pacifico. Con la scoperta di giacimenti d’oro in Sierra Nevada (1849), la regione cambiò rapidamente a causa del vertiginoso aumento della popolazione. Nel insetti. Durante e dopo la Seconda guerra mondiale la prosperità industriale ha fatto ...
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Stato dell’America Centrale; confina a N con il Nicaragua, a SE con il Panamá, ed è bagnata dal Mar Caribico (a E) e dall’Oceano Pacifico (a O).
Caratteristiche fisiche
Il paese è diviso in due parti [...] , ma di più nel versante caribico, dove cadono per tutto l’anno; un po’ meno all’interno e nel versante pacifico, dove si concentrano dei rapporti con Managua si ebbe soltanto nel 1990, con l’avvento della guerra civile in Nicaragua. Negli anni 1990 ...
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(fr. Bourgogne) Regione (31.582 km2 con 1.624.000 ab. nel 2006) storica e geografica della Francia centro-orientale; include i dipartimenti di Côte-d’Or, Saône-et-Loire, Yonne e Nièvre. Capoluogo Digione. [...] senz’altro). Con Rodolfo II, re dell’Alta B., nel 933 si venne a una unificazione e il nuovo Stato si o di Arles; sotto il successore Corrado il Pacifico (937-993) e più ancora sotto Corrado il di civiltà, approfittando della guerra dei Cent’anni il ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] .
Il figlio Asarhaddon (680-69) pacificò il paese e iniziò la conquista del Si distinguono tre periodi: il paleoassiro, nel quale predomina l’imitazione delle opere degli come le lastre con scene di guerra e di caccia in narrazione continua che ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] ; in politica estera, riuscì a stabilire un pacifico accomodamento con la Persia sulla questione dell'Armenia. carattere di una guerra di religione; in Italia si scatenava una forte reazione pagana diretta da Virio Nicomaco Flaviano. Nel 394 T. ...
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Stato del Pacifico centro-orientale, costituito da due festoni paralleli di atolli corallini con direzione NO-SE, posti a 4°30′-14°45′ lat. N e 160°50′-172°10′ long. E. Il gruppo orientale è detto Ratak [...] arcipelago. Dal 1885 al 1914 furono protettorato tedesco. Il Giappone le ebbe in mandato nel 1922 e le annetté nel 1935. Durante la Seconda guerra mondiale l’arcipelago passò sotto il regime di amministrazione fiduciaria degli Stati Uniti che terminò ...
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Uomo politico britannico (Londra 1862 - Fallodon, Northumberland, 1933). Liberale, ministro degli Esteri dal 1905, sostenne l'intervento nella prima guerra mondiale (1914) e fu artefice del trattato segreto [...] (1907). Dopo lo scioglimento pacifico dell'incidente di Agadir (1911), quando nel 1912 la crisi balcanica minacciò invitò all'intervento. La sua azione diplomatica durante la guerra non andò tuttavia esente da critiche: soprattutto il trattato ...
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Generale, ammiraglio e uomo di stato inglese (Potheridge, Devonshire, 1608 - New York Hall, Essex, 1670). Si distinse in più azioni in Spagna e in Irlanda (1642-43); tornato in Inghilterra, passò (dal [...] tattica delle battaglie campali nella guerra marittima. Cessate le ostilità con Cromwell, ma si orientò presto nel senso della restaurazione monarchica. Dalla stata così ottenuta da M. mediante un pacifico compromesso. M. allora, carico di onori ...
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pacifico1
pacìfico1 agg. (ant. pacéfico) [dal lat. pacifĭcus, comp. di pax pacis «pace» e -ficus «-fico»] (pl. m. -ci). – 1. Che ama la pace, che rifugge da atti di forza, di sopraffazione, di guerra: un paese p.; una nazione p.; un popolo...
pacificazione
pacificazióne s. f. [dal lat. pacificatio -onis]. – Il fatto di pacificare, cioè di mettere pace o riportare una situazione di pace tra due o più parti in lite, in conflitto: adoperarsi per la p. dei popoli, o del popolo, degli...