Spagna, storia della
Francesco Tuccari
Di nuovo in marcia verso il futuro
Dominata per secoli da popoli di cultura e tradizioni differenti, la Spagna divenne, tra il 15° e il 16° secolo, una grande [...] islamico, nel quadro internazionale segnato dagli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 a New York e dalle guerreinAfghanistan (2001) e poi in Iraq (2003), ha messo a segno un devastante attentato dinamitardo a Madrid l’11 marzo 2004. Già ...
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Riccardo Radaelli
Baghdad, addio
«Provvisoria e instabile stabilità»: così è stata definita la situazione politica e sociale dell’Iraq. Dopo il ritiro militare degli USA, non c’è stato il temuto peggioramento. [...] e i pathani inAfghanistan.
■ Sadrista. Movimento di combattenti, il cui nome deriva da Muqtada al-Sadr, loro leader, che divenuto partito ha ottenuto 40 seggi in Parlamento alle elezioni di marzo 2010.
Lo spettro della guerra civile
L’eventualità ...
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fondamentalismo
s. m. – Corrente teologica nata all’interno del protestantesimo agli inizi del Novecento; la nozione di f. è utilizzata per classificare tutti quei movimenti che, sorti in altri contesti [...] raggiunti rispettivamente negli attacchi di New York, Madrid e Londra e soprattutto negli scenari di guerra successivi all'11 settembre 2001, in Iraq, inAfghanistan e, più recentemente, nel nord della Nigeria. Il ricorso al metodo bellico di tipo ...
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Germano Dottori
Presidenza, Wolesi Jirga e Consigli provinciali sono le maggiori istituzioni politiche elettive esistenti inAfghanistan. Traggono origine dal tentativo della comunità internazionale di [...] peraltro la certezza di una ricomposizione politica del conflitto in corso. È invece diffuso inAfghanistan il timore che il ritiro delle truppe internazionali preluda all’innesco di un nuovo ciclo della guerra civile in atto nel paese dal 1978. Il 1 ...
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Andrea Beccaro
Lo Stato islamico (Is) si è ormai imposto come attore cruciale della violenza sia in Iraq, dove è nato, sia nell’intera regione mediorientale e mediterranea. La fondazione del califfato [...] è stato, infatti, Abu Musab al-Zarqawi che dopo l’addestramento inAfghanistan sotto l’ala protettrice di al-Qaeda fondò la sua prima organizzazione, ed è questo il secondo elemento, scoppiò la guerrain Siria che permise al gruppo sia di trovare uno ...
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di Serena Giusti
La marginalizzazione internazionale patita dalla Federazione Russa nei primi anni della sua esistenza è stata associata a una drammatica perdita di status. È alla luce di questo declassamento [...] dopo gli attacchi terroristici del 2001, hanno reagito intervenendo inAfghanistan e in Iraq. Il loro attivismo nell’area, che ha e geopolitici, in linea con un approccio pragmatico alle relazioni internazionali. Dalla fine della Guerra fredda la ...
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di Andrea Plebani
Al-Qaida ha sempre operato su molteplici livelli e ha unito caratteristiche proprie di un’organizzazione fortemente strutturata (quantomeno sino alla caduta del santuario afghano seguita [...] , come affermato da Jason Burke, l’organizzazione qaidista consolidatasi inAfghanistan tra il 1996 e il 2001 era scomparsa sotto i al tempo stesso a mantenere distinti i due teatri di guerra (iracheno e siriano). Tale intervento ha però finito coll’ ...
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pacifismo
s. m. – Il movimento pacifista degli inizi del 21° sec. sta rielaborando la sua identità su un piano globale intrecciando sempre di più la sua azione con quella dei movimenti sociali e no-global [...] 110 milioni di persone hanno manifestato in tutto il mondo contro la guerra. Un movimento definito dal New York Times «la seconda superpotenza mondiale». Nei paesi che hanno inviato contingenti militari inAfghanistan e Iraq le richieste di ritiro ...
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di Marco Pinfari
L’elezione di Barack Obama a presidente degli USA nel 2008 suscitò speranze e attese nel mondo arabo. Era il primo presidente di colore della storia statunitense e il primo con antenati [...] private) e corrispose a una espansione della presenza militare inAfghanistan, che fu poi seguita da un graduale disimpegno, godevano almeno dalla fine della Guerra fredda.
In altre aree, e in particolare in relazione alle tre direttrici storiche ...
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Nazionalismo religioso
nazionalismo religióso locuz. sost. m. – In termini generali, la tendenza ideologica che considera una determinata religione come matrice dell’identità nazionale di un popolo. [...] raggiunto il massimo grado di drammatizzazione durante la presidenza di George W. Bush, in occasione delle guerreinAfghanistan prima, e in Iraq dopo. Bush ha ripreso il linguaggio messianico e apocalittico dei movimenti evangelici fondamentalisti ...
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strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...
warlord
s. m. e f. inv. Signore della guerra. ◆ è comprensibile al tempo stesso l’indignata reazione di Mohammed Ata quando respinge, a nome di tutti i mujaheddin, l’etichetta abusiva di warlords: (Ettore Mo, Corriere della sera, 18 marzo...