movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] tre grandi partiti di massa DC, PCI, PSI, ma messo in crisi, come in Francia, dall’inizio della Guerrafredda e dall’estromissione dalla coalizione di governo dei partiti filosovietici. Nel 1950 dalla CGIL, a maggioranza comunista, si distaccarono ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...] su basi pacifiche si accompagnava la convinzione, già da tempo diffusa, che la fine dell’epoca della Guerrafredda avrebbe dato maggior impulso anche al superamento definitivo del fenomeno del nazionalismo, che per duecento anni aveva dominato ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] e più graduali rispetto a quello sovietico. Tuttavia nel volgere di pochi anni, e in corrispondenza con l’inizio della Guerrafredda, quei partiti e quei Paesi finirono col riprodurre in larga misura il sistema economico-sociale dell’URSS: gestione ...
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Partito comunista italiano (PCI)
Partito comunista italiano
(PCI) Partito politico italiano, costituito nel 1921 e sciolto nel 1991. Fu fondato, sull’onda della Rivoluzione d’ottobre e del biennio [...] , sull’attuazione della Costituzione e sulla difesa dei livelli occupazionali; in campo internazionale, apertosi il periodo della Guerrafredda, il PCI (che, sciolta l’Internazionale nel 1943, nel 1947 aveva aderito al Cominform) tentò di contrastare ...
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Miguel Gotor
Da una tangentopoli all’altra
Se si confronta la crisi che nel biennio 1992-93 pose fine alla cosiddetta ‘Repubblica dei partiti’ con quella che sta attraversando l’Italia in questo periodo [...] della crisi di regime del 1992-93. Anzitutto, la dimensione svolta dal contesto mondiale con la fine della Guerrafredda che aveva giustificato la democrazia bloccata italiana e favorito, nel corso degli anni Settanta, la graduale deriva tra ...
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La Resistenza
Francesco Tuccari
Con il termine «Resistenza» si fa riferimento alle molteplici azioni di lotta, di guerriglia, di sabotaggio e di opposizione che, durante la Seconda guerra mondiale e [...] nella nascita della Repubblica. L’unità antifascista, tuttavia, ebbe fine già nel 1947, quando, nel contesto della Guerrafredda, le sinistre furono estromesse dal governo.
Considerata a lungo un vero e proprio mito fondativo della Repubblica, la ...
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Costruzione dell’identità dell’Europa
Marcello Verga
Nel Novecento, sono stati i più tragici avvenimenti della storia europea a rendere consapevoli i governi e le opinioni pubbliche europei della necessità [...] tedesca, della fine del fascismo italiano, della presa d’atto dell’enormità della Shoah, dell’avvio della cosiddetta Guerrafredda abbiano rappresentato uno scenario importante per la ripresa di un dibattito sull’identità europea che ha le sue radici ...
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L’imperialismo
Ennio Di Nolfo
Le espressioni «colonia», «impero» e «imperialismo» indicano concetti simili ma non coincidenti. Chiarire la distinzione è necessario, se si intende giungere al nocciolo [...] peso economico e militare? È sufficiente ricorrere alla nozione di politica di potenza, in anni di «guerrafredda» (1945-89)?
Una riflessione sul concetto di imperialismo suggerisce che le interpretazioni tradizionali, prevalentemente collegate all ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] riarmo, ma la tensione fra le parti era tenuta sotto controllo dal timore di una terribile guerra atomica: ecco perché lo si definì «Guerrafredda».
È proprio in questo periodo che si ebbe, nel mondo della cultura occidentale, la maggiore diffusione ...
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Anna Zafesova
Vladimir III di Russia
Putin, il nuovo zar russo, si appresta a governare per altri dodici anni. Tra brogli elettorali, corruzione e feroce repressione delle proteste dei manifestanti. Lo [...] Putingrad. La Mosca di zar Vladimir, 2008.
■ Osvaldo Sanguigni, Putin il neozar, 2008.
■ Edward Lucas, La nuova Guerrafredda. Il putinismo e le minacce per l’Occidente, 2009.
■ Francesca Mereu, L’amico Putin. L’invenzione della dittatura ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...