Ufficiale (Torino 1830 - Roma 1906), partecipò alle campagne del 1848-49, diCrimea (1855-56), del '59 e del '66 e alla presa di Roma; promosso generale nel 1877, ebbe (1887-88) il comando delle truppe [...] in Africa. Deputato (1872-76) e poi senatore (1894), fu ministro della Guerra nei gabinetti Rudinì (dic. 1897-giugno 1898) e Pelloux (giugno 1898-maggio 1899). ...
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Uomo politico russo (Pietroburgo 1830 - Yalta 1908); dopo avere preso parte alla campagna diCrimea e alla guerra russo-turca (1877-78), fu ambasciatore a Berlino (1885-94), dove gettò le basi per l'avvicinamento [...] russo-tedesco. Ricoprì quindi per due anni la carica di governatore militare di Varsavia. ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] Crimea (1854-56) e quelle d’Italia non videro in azione masse superiori alle 180.000 unità. Il progresso riprese nella seconda metà del secolo e fu conseguenza sia dei molti ritrovati tecnici escogitati durante la guerradi secessione americana (1861 ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] diguerra, le onerose condizioni della pace di Schönbrunn con la sua missione speciale a Parigi. La campagna di vertessero sull'inopportunità della politica austriaca nella questione diCrimea sia che dissuadessero dall'ultimatum del 1859 al ...
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Libero comune che si affermò come potenza navale e commerciale a partire dalla fine dell'11° secolo.
La rivalità con pisa e venezia
La R. di G. si trovò presto a contendere l'egemonia sul mare a Pisa [...] alla resa nel 1380 e il Trattato di Torino (1381) pose fine alla guerra tra le due grandi rivali.
Le di Cipro, Chio e Caffa in Gazaria (Penisola diCrimea) costituirono le basi dell'espansione commerciale genovese. Tuttavia i mongoli di Tamerlano ...
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Famiglia comitale savoiarda che diede numerosi soldati fin dal sec. 16º. Amedeo, barone di Aiguebelle (m. nel 1591), gran ciambellano e consigliere di Carlo Emanuele I, fu capo della cavalleria piemontese. [...] ); nella campagna del 1860-61 fu promosso ten. generale per merito diguerra; fu nominato senatore nel 1870. Il figlio di Ettore, Giuseppe (Cuneo 1828 - Roma 1905), si segnalò nelle campagne diCrimea; senatore (1884), Collare dell'Annunziata (1904). ...
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Generale e uomo di stato turco (Gelendost, Konya, 1820 circa - İstanbul 1876). Combatté nella campagna diCrimea (1855) e poi contro gli insorti montenegrini (1860); divenuto generalissimo, represse l'insurrezione [...] Creta del 1967; fu più volte ministro della Guerra, gran visir (1874-76), governatore di Smirne e poi di Brussa. Di nuovo ministro della Guerra (1876), fu uno dei principali artefici della rivoluzione di palazzo che portò alla morte del sultano ‛Abd ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Torino 1824 - ivi 1879). Esordì nel giornalismo torinese trattando soprattutto dell'emancipazione degli israeliti; redattore, dal 1848, dell'Opinione, ne assunse la [...] direzione nel 1854 (succedendo a A. Bianchi-Giovini) e la tenne per un trentennio. Militò a destra, appoggiando la politica di Cavour per la guerra in Crimea. Fu deputato al parlamento per più legislature. ...
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Ammiraglio francese (Torino 1813 - Parigi 1881). Partecipò alla spedizione diCrimea (1855); diresse l'evacuazione delle truppe francesi dal Messico (1867); si segnalò nella guerra del 1870 difendendo [...] i forti di Parigi. Nel 1875, mentre comandava la squadra del Mediterraneo, fu messo a riposo per essersi dichiarato bonapartista. Fu deputato e senatore. ...
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RIPARAZIONI diguerra (fr. réparations; ted. Reparationen; ingl. reparations)
Eraldo FOSSATI
Il principio di pagamenti da parte del vinto a favore del vincitore non è nuovo, risalendo esso alla più alta [...] uguale trattamento. Gli alleati vincitori imposero infatti nel 1815 un'indennità di 700 milioni di franchi. Il sistema assurse a pratica, e le guerre successive, tranne quella diCrimea, ebbero sempre il loro conto, che il vinto dovette liquidare ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
zuavo
żüavo s. m. [dal nome (arabo-berbero zwāwa) di una tribù di Cabili, attraverso il fr. zouave]. – 1. Appartenente al corpo militare coloniale costituito dai Francesi in Algeria, nel 1830, con indigeni della Cabilia, impiegato prima in...