Poeta latino (1º sec. a. C.). Tra i grandi poeti dell'età cesariano-augustea e in particolare accanto ai due maggiori elegiaci, Catullo e Properzio, T. si distingue per una sua vena, che a torto si considererebbe [...] si raccoglieva attorno a Messalla Corvino. T. seguì Messalla in guerra (in Aquitania e in Oriente, nel 31 o 30 e nel 29) e durante che ha il nome di due fanciulle, Delia e Nemesi, e d'un fanciullo, Marato. La passione si fa struggimento, si nutre di ...
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Termine, usato per la prima volta (1872-73) dal critico P. Burty, per indicare l’interesse per il Giappone e l’influenza della sua arte sui movimenti artistici europei tra la metà del 19° sec. e la Prima [...] guerra mondiale. Alla diffusione del fenomeno contribuirono le Esposizioni universali, cui il Giappone partecipò con propri padiglioni (fin dal 1862 a Londra), l’apertura di negozi specializzati in oggetti dell’Estremo Oriente dramma di D. Belasco che ...
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Uomo politico romano (95-46 a. C.); pronipote di C. il Censore, ebbe da giovane una buona educazione filosofica, e fu ammiratore dell'etica stoica. Questore nel 64, fu impareggiabile amministratore; tribuno [...] di Tolomeo re di Cipro. Nel 54 pretore; allo scoppio della guerra civile prese parte per Pompeo, sempre cercando di far rispettare la legalità e d'impedire ogni eccesso di crudeltà; seguì Pompeo in Oriente e dopo la sua morte passò a Cirene e a Utica ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] Nobel per la letteratura. D. Hare (n. 1947) affronta con fredda vena polemica la guerra irachena in Stuff happens (2004 . 2001) situa i conflitti interculturali tra Occidente e Oriente all'interno delle dinamiche famigliari. Altri autori di origine ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] del 19° secolo) è orientata a smascherare l'ideologia della mnemonica, i dieci anni della guerra di Troia, l'infanzia, la der DDR, hrsg. U. Profitlich, Frankfurt a.M. 1987.
C. D'Angeli, La serata a Colono, in Paragone letteratura, 1991, pp. 56-87 ...
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SOLŽENICYN, Aleksandr Isaevič
Domenico Caccamo
Scrittore russo, nato a Kislovodsk (Caucaso) l'11 dicembre 1918; premio Nobel per la letteratura nel 1970. Entrambi i genitori avevano origini rurali (i [...] storia di Mosca. Insegnante di fisica, allo scoppio della guerra andò al fronte come soldato semplice; due volte decorato, libera d'investire le sue risorse nella difesa contro la minaccia cinese e nella colonizzazione degli spazi aperti a Oriente, ...
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SERBO-CROATI (XXX, p. 422) - Letteratura (p. 423)
Giovanni Maver
Al decennio 1920-30, battagliero tanto dal punto di vista ideologico quanto da quello formale, segue, nella lirica serbocroata, un decennio [...] Ojadjeno zvono, La campana addolorata, 1935; D. Maksimović, Nove pjesme, Nuove poesie, questa terra di incrocio tra occidente e oriente, anche nelle novelle di A. Nametak R. Zogović (noto già prima della guerra come critico letterario ed ora uno dei ...
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FOWLES, John
Rosario Portale
Romanziere e poeta inglese, nato a Leigh-onSea (Essex) il 31 marzo 1926. Ha compiuto gli studi alla Bedford School di Londra (1940-44), all'università di Edimburgo (1944) [...] di Miranda, studentessa in un istituto d'arte, da parte di Clegg, passato che si spinge sino alle antiche civiltà dell'Oriente. Mantissa (1982; trad. it., 1984), un considerare una farsa allegorica sull'eterna guerra dei sessi, scritta in modo ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] incentrata proprio sul problema dell'emigrazione: la disfatta della guerra dei Sei giorni (1967), che per il popolo pp. 119-26.
I. Camera D'Afflitto, Sulla narrativa dei territori occupati (al-Diffa wa ῾l-Qita'), in Oriente moderno, 1986, 7-9, pp. ...
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MAḤFŪŽ, Naǧīb
Daniela Amaldi
Scrittore egiziano, nato ad al-Ǧamāliyya (Il Cairo) l'11 dicembre 1911. Nel 1930 s'iscrisse alla facoltà di Lettere all'università Fu᾽ād i del Cairo, presso cui ha studiato [...] due raccolte di novelle. La guerra del giugno 1967 allontana di nuovo M. dalla narrativa d'ampio respiro, questa volta S. Somekh, The changing rhythm, Leida 1973; D. Amaldi, I critici arabi e Nagīb Maḥfūẓ, in Oriente moderno, 1977, pp. 405-17. ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...