Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] dalle truppe dell'Asse o non in guerra contro di esso. Lo squilibrio commerciale un grande film in costume come La carrozza d'oro di Jean Renoir, o ancora, su un Once upon a time in America (1984; C'era una volta in America) di Leone; eppure Fellini ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] 1938, di Maurice Cloche; Belgio: Images d'Ostende, 1930, e Train de plaisir, : Festa di S. Isidoro ‒ I disastri della guerra, 1950), fino a Leonardo da Vinci (Leonardo da e costante lo ha svolto in America il regista e produttore Michael Blackwood ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] la Gaîté per la regia di Adolphe d'Ennery. In effetti, il catalogo della ricavato dal diario tenuto dallo scrittore durante la guerra dei Sei giorni tra Israele e i alle prese con una t. cinematografica di America di F. Kafka, testo che non sarebbe ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] anche una storia del c. nel cinema (Esquisse d'une histoire du costume au cinéma, 1949; trad. di Once upon a time in America (1984; C'era una volta in America) di Sergio Leone e Der 1976). E inoltre per La grande guerra (1959) di Monicelli, per Vanina ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] war (1901). Tra gli altri antesignani del c. in America, i primi a intuirne la grande portata pubblicitaria furono Samuel J pieno svolgersi della guerra, la Germania istituì sotto il presidio di E. Ludendorff, capo di stato maggiore d'armata, la Bufa ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] con Karno in Europa e in America.I cinque anni di esperienza nel da cani e Charlot soldato. Anche la guerra è inglobata nelle amare esperienze del povero Charlot Con Tempi moderni, attraverso Charlot, Chaplin d'autorità firma per tutti gli altri la ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] unico nel quale hanno espresso la propria personalità d'autore, ma è certo che essi abbiano partire dalla fine della Seconda guerra mondiale con Il bandito (1946 policier, Paris 1956.
L. Alloway, Violent America: the movies 1946-1964, New York 1971. ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] (1948) e in Come scopersi l'America (1950). Già Abbasso la miseria! (1945 Bianchi, I magliari di Francesco Rosi, La grande guerra di Monicelli, Il vedovo di Dino Risi, tutti sopra, i primi anni Sessanta furono l'età d'oro della c. all'i., con un apice ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] nazionale e sulle follie della guerra e della logica imperialista. E Italia per gli albanesi così come l'America era stata per gli italiani) e .
S. Di Giorgi, Fantasmi della libertà. Il cinema d'autore tra censura ed esilio, Torino 1995.
Il cinema ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] passato per ritrovarsi escluso dall'America contemporanea.
Dopo la breve in opere come Baby Face Nelson (1957; Faccia d'angelo) di Don Siegel, Machine Gun Kelly (1958; sviluppò in modo incisivo al termine della guerra (They made me a fugitive, 1947 ...
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diplomazìa s. f. [dal fr. diplomatie, der. di diplôme «diploma»]. – 1. L’arte di trattare, per conto dello stato, affari di politica internazionale. Più concretam., l’insieme dei procedimenti attraverso i quali uno stato mantiene le normali...
riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, del godimento di un bene. In partic.:...