Uomo politico libanese (Tripoli 1921 - Beirut 1987). Esponente della comunità musulmana sunnita, leader del Fronte democratico parlamentare (moderatamente progressista), primo ministro dal 1955, guidò [...] la maggior parte dei governi nei vent'anni successivi. Durante la guerracivile esplosa nel 1975 mantenne una posizione moderata e nel 1984 costituì un gabinetto di unità nazionale con l'obiettivo di porre termine al conflitto. Il persistere delle ...
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Uomo politico (Cartagena 1901 - Madrid 2003). Deputato cattolico alle Cortes (1933-36), allo scoppio della guerracivile si schierò con F. Franco, di cui divenne cognato e stretto collaboratore. Ministro [...] -42), abbandonò la vita pubblica nel 1944, riprendendo la professione di avvocato. Ricordò la sua attività durante la seconda guerra mondiale e la sua posizione nei confronti dell'Italia e della Germania nel volume Entre Hendaya y Gibraltar (1947) e ...
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Uomo politico libanese (Shibaniyah, Beirut, 1924 - Parigi 1985). Cristiano-maronita, magistrato, fu segretario della presidenza della Repubblica (1958-67), poi governatore della Banca centrale (1967-76). [...] Sconfitto di misura nelle presidenziali del 1970 da S. Franjieh, gli successe nel 1976, quando, in piena guerracivile, fu eletto grazie alle sue posizioni moderate e all'appoggio siriano; restò in carica fino al 1982. ...
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Politico e imprenditore libanese (Sidone 1944 - Beirut 2005). Primo ministro dal 1992 al 1998, guidò la ricostruzione del paese distrutto dalla guerracivile. Nuovamente primo ministro nel 2000, propugnò [...] l’indipendenza del Libano dalla Siria e si dimise nel 2004 dopo la proroga del mandato presidenziale del filosiriano É. Lahoud. Morì in un attentato, di cui furono accusati i servizi segreti siriani ...
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L'e. sembrava prosperare all'inizio del 21° sec., ma gli entusiasmi suscitati dall'introduzione dell'euro, nonché dall'ampliamento della Unione Europea (UE) a Est e a Sud, hanno ceduto ben presto il passo [...] 'indomani del secondo conflitto mondiale volevano bandire la guerra dal vecchio continente, era stata confortata anche dalla l'asilo, l'immigrazione, la cooperazione giudiziaria in campo civile. Non venne accettata la proposta francese di nominare un ...
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di Luciano Pellicani
La storia del 20° sec. ha confermato la profezia formulata da E. Renan nel 1885: dopo "molte alternative di anarchia e dispotismo", la d. liberale è riuscita finalmente a imporsi in [...] di decisiva importanza per garantire l'articolazione pluralistica della società civile e la sua autonomia di fronte allo Stato: due terroristica condotta l'11 settembre 2001 dai militanti della guerra santa (ǧihād) contro i simboli del 'Grande ...
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RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] e "inferiori" per natura, attribuendo alle prime le virtù guerriere, di capacità di comando, di creatività, inventività, ecc., lo straniero conquistatore; o come lotta per l'effettiva eguaglianza civile) è forte soprattutto in Cina, nel mondo negro ( ...
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NAZIONI UNITE (App. II, 11, p. 391; III, 11, p. 229)
Adolfo Maresca
Organizzazione internazionale di vocazione universale per i fini che persegue, per il numero degli stati onde è costituita, per la [...] tutelare i diritti dell'uomo, siano essi di natura civile e politica, ovvero economica, sociale o culturale.
Per esigenze del riassetto monetario e bancario successivo alla seconda guerra mondiale - sono state chiamate ad adempiere nuovi compiti ...
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terrorismo
Giovanni Bianconi
Una guerra senza regole
Il concetto di terrorismo è piuttosto controverso ed è stato definito e interpretato in vari modi. Al di là di distinzioni e precisazioni di natura [...] «È terrorista chiunque: A) commetta un’azione criminosa contro civili o anche contro militari non impegnati in un’azione bellica; attentati provocarono la reazione del governo statunitense, sfociata nelle guerre in Afghanistan e in Iraq. I governi in ...
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anarchismo
Massimo L. Salvadori
Storia di un'idea di libertà
Anarchia è una parola di origine greca che significa "assenza di governo". Fa riferimento al tempo stesso a una dottrina, a un'utopia e a [...] da essi dominato. Nel Novecento il paese in cui l'anarchismo fece sentire di più la sua influenza fu la Spagna (specie in Catalogna, v. anche Spagna, storia della), dove gli anarchici ebbero un ruolo rilevante durante la guerracivile del 1936-39. ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...