Filantropo e uomo politico statunitense (Windham, Maine, 1818 - Boston 1867), membro della Chiesa unitariana; antischiavista, dapprima moderato, ma in prima linea dopo l'impiccagione di John Brown (1859). [...] -66), organizzò rapidamente il suo stato per la guerracivile, e fu tra coloro che spinsero Lincoln a emancipare subito gli schiavi e a condurre la guerra con energia (1862), armando anche i Neri. A guerra finita, sostenne finché poté la politica di ...
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Militare e uomo politico italiano (Monza 1897 - Milano 1982). Aderì al movimento fascista nel 1920, organizzando squadre d'azione nel monzese. Console della MVSN dalla fondazione del corpo, partecipò alle [...] . Capo di S. M. della Milizia (1941), durante l'ultima seduta del Gran Consiglio (25 luglio 1943) votò contro l'o.d.g. Grandi, ma nei giorni successivi mantenne la Milizia agli ordini del governo Badoglio, evitando l'eventualità di una guerracivile. ...
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Uomo politico e uomo d'arme statunitense (Deerfield, New Hampshire, 1818 - Washington 1893). Iniziata la vita politica nelle file del partito democratico a Lowell nel Massachusetts, partecipò come maggior [...] generale alla guerracivile nelle file dei nordisti: come comandante militare di New Orleans agì con durezza e severità tanto da essere trasferito. Lasciato l'esercito e passato al partito repubblicano, fu deputato al Congresso dal 1866 al 1878 e ...
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Generale e rivoluzionario russo (Biškek 1885 - Mosca 1925); dopo lunghi anni di esilio in Siberia dal 1915 condusse l'agitazione in seno all'esercito e durante la guerracivile divenne uno dei principali [...] rivoluzionarie; nel 1919, alla testa della 4a armata, batté il gen. A. V. Kolčak, e quindi, nel 1920, il gen. P. N. Vrangel´. Dal 1924 sino alla morte contribuì alla riorganizzazione dell'Armata rossa quale presidente del Consiglio supremo di guerra. ...
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Tribuno della plebe nel 61 a. C., favorì Clodio; pretore nel 59, legato di Cesare in Gallia (51), poi, durante la guerracivile, in Spagna. Incaricato da Cesare di un trasporto di truppe perdette, per [...] un colpo di mano di Marco Calpurnio Bibulo, 30 navi nell'Adriatico (49); sottomise la Grecia; nel 47 fu console. Morto Cesare, parteggiò per Antonio. Nel 41 governò la Gallia Narbonese, ove morì verso ...
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Attivista afroamericana (Dorchester County, Maryland, 1822? - Auburn 1913). Fuggita (1849) dalla schiavitù con l'aiuto dell'Underground Railroad, divenne negli anni seguenti uno dei membri più attivi dell'organizzazione. [...] numerose missioni negli stati del Sud per organizzare la fuga di schiavi, conducendone verso la libertà più di trecento. In contatto coi maggiori esponenti abolizionisti, durante la guerracivile svolse attività di spionaggio per l'esercito federale. ...
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Figlio di Publio Cornelio Scipione Nasica, fu adottato da Metello Pio; nel 63 a. C. denunciò a Cicerone il tentativo di Catilina; fu console nel 52 con Pompeo, suo genero. Scoppiata la guerracivile, raccolse [...] truppe in Siria, comandò il centro dello schieramento nella battaglia di Farsalo; unitosi quindi a Giuba I, ebbe una parte importante nella guerra africana; dopo la battaglia di Tapso (46) si uccise. ...
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Legato di Pompeo in Spagna durante la guerra contro Sertorio, in Asia durante le campagne degli anni 66-62 a. C.; fu eletto console nel 60. Dopo il 55 fu mandato da Pompeo in Spagna, dove all'inizio della [...] guerracivile dovette capitolare di fronte agli eserciti di Cesare. Partecipò anche alle battaglie di Farsalo e di Tapso: qui, caduto prigioniero, fu messo a morte. ...
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Uomo politico inglese (n. 1617 - m. Vevey, Svizzera, 1692). Nella guerracivile fu fin dagli inizî con i parlamentari (1642). Inviato in Irlanda (1651), condusse a termine la sottomissione dell'isola, [...] ma poi, rifiutatosi di riconoscere il protettorato di Cromwell, fu arrestato (1655). Nuovamente membro del parlamento (1659), fu mandato ancora una volta come comandante in capo in Irlanda. Alla restaurazione, ...
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Uomo politico inglese (1592-1676); attivo fautore di Carlo I Stuart durante la guerracivile, ebbe poco successo nella vita politica, onde si recò (1643) in volontario esilio a Parigi, poi ad Anversa. [...] Carlo II, dopo la restaurazione, lo nominò duca (1665). Autore di due trattati sull'equitazione, di commedie e di un "galateo" per il principe di Galles, del quale fu istitutore ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...