Regno costituito nell'11° sec. dai normanni. Successivamente governato da varie dinastie, fu in alcune fasi aggregato al Regno di Napoli come Regno delle Due Sicilie, denominazione che si impose definitivamente [...] Regno di Napoli e del papa. La nobiltà siciliana si divise allora tra forze aragonesi e forze autonomiste, alimentando una lunga guerracivile. All'inizio del 16° sec. si rafforzò il legame con la Spagna. A seguito della conquista di Napoli (1501-03 ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerracivile del 1927-28, partecipò alla guerracivile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] per l'indipendenza della regione dalla Francia e sino al 1927 fu tra i dirigenti del Guomintang. Durante la guerracivile in Spagna si schierò a fianco dei repubblicani e diresse in Francia il comitato mondiale antifascista; organizzò il corpo ...
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(lat. Mauretania) Antica regione dell’Africa settentrionale, corrispondente all’odierno Marocco e a parte dell’Algeria. Il nome deriva da quello della tribù dei Mauri, prevalsa in un dato momento sulle [...] contro Giugurta, poté ingrandire il proprio regno a spese della Numidia. Nel 49, allo scoppio della guerracivile, la M. era divisa in una parte orientale sotto Bocco il Giovane, e una occidentale sotto Bogud. Ostili a Giuba di Numidia, pompeiano ...
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Stato federato degli USA centrali (107.044 km2 con 11.485.910 ab. nel 2008); capitale Columbus. Il territorio si estende alla destra del fiume omonimo, dal largo gomito che questo descrive a valle di Pittsburgh [...] dal Michigan il porto lacuale di Toledo, punto di convergenza per la rete ferroviaria e di canali. Dopo la pausa della guerracivile, in cui l’O. fu per l’Unione, lo sviluppo della vita economica dello Stato assunse un ritmo crescente, soprattutto ...
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Nobile inglese (Wimborne Saint Giles, Dorset, 1621 - Amsterdam 1683). Erede di un cospicuo patrimonio, a 19 anni fu eletto al parlamento breve; ma al parlamento lungo, benché eletto, non fu ammesso. Allo [...] scoppio della guerracivile, fu a fianco di Carlo I; nel 1643 però dichiarava al parlamento d'aver lasciato la fazione carlista per motivi religiosi: riammesso al parlamento, si associò ai presbiteriani. Con l'avvento di Cromwell (1645), S. si ritirò ...
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Generale e uomo politico spagnolo (El Ferrol 1892 - Madrid 1975). Ufficiale, si distinse in Marocco nella riconquista di Melilla (1921), poi a capo del Tercio Estranjero, guadagnandosi la nomina a generale [...] e mezzi da Hitler e Mussolini contro l'intervento dell'URSS e delle brigate internazionali - a una lunga e sanguinosa guerracivile, nella quale ebbe il sopravvento e che si concluse, dopo spaventose distruzioni e pesanti perdite delle due parti, il ...
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Talebani (o Taliban) Gruppo di fondamentalisti islamici formatisi nelle scuole coraniche afghane e pakistane (dal pashtō ṭālib «studente»), impegnato nella guerriglia antisovietica in Afghanistan; tra [...] il 1995 e il 1996 sono emersi come vincitori della guerracivile afgana successiva al ritiro dell’URSS e, conquistato il potere, hanno imposto un regime teocratico basato sulla rigida applicazione della legge coranica. Rovesciati dall’intervento NATO ...
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Figlio (n. 1361 - m. Praga 1419) dell'imperatore Carlo IV, re di Germania dal 1376 e di Boemia dal 1378, nel contesto dello sviluppo del movimento ussita fece assassinare il consigliere dell'arcivescovo [...] prestigio condusse alla sua deposizione dall'impero (1400) a favore di Ruperto, conte palatino. Si aprì in Boemia una nuova guerracivile, V. fu imprigionato dal fratello Sigismondo a Vienna (1402), donde fuggì un anno e mezzo dopo. Non riuscì a ...
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Uomo politico messicano (San Pablo Guelatao, Oaxaca, 1806 - Città di Messico 1872). Dopo tre anni di guerracivile fu eletto presidente della Repubblica (1861) e affrontò l'aggressione francese al Messico [...] , e stabilì a Veracruz un governo provvisorio, liberale e riformatore soprattutto in campo ecclesiastico. Dopo tre anni di guerracivile ("guerra della Riforma") contro i conservatori Zuloaga e M. Miramón, J., sostenuto dagli USA, riuscì a entrare a ...
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Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (club dei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] dominanti: G.-J. Danton riteneva di poter trattare coi girondini, mentre M.F.I. Robespierre giudicava inevitabile la guerracivile; la posizione estrema era rappresentata da J.-R. Hébert che, sebbene membro del club dei cordiglieri, nell’agosto ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...